19 Gennaio 2015
Lettori, vi devo confessare che ho staccato un po’. Una settimana al sole e soprattutto volontariamente lontano dal web, dall’informazione, ossia dal gran teatro illusionistico formato per influire sul vostro sistema nervoso, e far prevalere la disinformazione. Una volta, quando andavo in ferie un mese, trovavo che la politica italiana era la stessa che avevo lasciato: l’avevo lasciata che sembrava agitata e sull’orlo di cambiamento epocali, e la ritrovavo esattamente agitata e sull’orlo di cambiamenti epocali – alimentanti dibattiti e talk show drammatici, dichiarazioni ultimative dei politici – ma sempre nello stesso punto. Insomma, nella condizione che i fisici attribuiscono ai gas: un turbinio corpuscolare senza senso e senza direzione, che nulla cambia a livello macroscopico, ossia del visibile ad occhio nudo. 1) Vi siete dati il presidente della repubblica, nella persona di Giuliano Amato. Sembrava così difficile scegliere, ed invece ecco qua. Come leggo su Dagospia: «L’America lo vuole! Napolitano, gli ex socialisti, Berlusconi, i costituzionalisti (Bassanini più Ainis) fanno il tifo per Giuliano Amato». Dunque lo volete anche voi: è la democrazia, rendetevi conto. Avrete il topo al Quirinale, quello che vi inchiavarderà alla UE, la prigione dei popoli, fino a che sarete tutti morti.
2) Avete riscattato Vanessa & Pirlessa, le due dolci cretine andate in Siria di testa loro.
L’avete fatto pagando di tasca vostra 12 milioni, soldi che mancheranno per i malati di SLA, le mense dei senza-lavoro, i pensionati da 500 euro mensili. Ma l’avete fatto volentieri. Come ha scritto Saviano, il giùrnalist anti-camorra di cui avete tutti letto il libro vendutissimo o visto il film – dunque che vi esprime tutti – «Un Paese che non riesce a mostrare solidarietà verso due ragazze sequestrate rischia di essere un Paese fallito, che fa vincere il livore, la rabbia, l’idiozia». È anche possibile che le due cretinette siano d’accordo coi loro rapitori, ma che volete? Sono così dolci .
3) Siete usciti dalla crisi economica. Perlomeno, è così che vi spiegano i vostri giornali: dato il petrolio basso, e l’euro che si è svalutato un po’ perché s’è rivalutato il franco svizzero, eccovi di nuovo avviati al benessere e ai consumi. Senza dolorose riforme dell’amministrazione pubblica, senza tappare le falle che questi parassiti aprono nel secchio del Tesoro e nelle vostre tasche, senza fare nulla, siete riusciti a «uscire dalla recessione». Vero che avvengono «Due fallimenti all’ora, 62 al giorno, che piccole e grandi aziende che si arrendono alla crisi e portano i libri in tribunale», che «La crisi adesso ha raggiunto le aree ad alta densità industriale», per cui «In testa alla classifica c’è la Lombardia che assorbe da sola oltre il 22% dei fallimenti nazionali». Ragazzi, la Lombardia è il forte cammello, quello che porta sulla schiena il peso di tutti i parassiti, e quindi, quando la forte schiena si spezza, non ce ne sarà più per nessuno. Ma che importa? Persino i leggendari «mercati» hanno fede nella vostra ripresa, si comprano il nostro debito a tassi abbassati, è diminuito infatti lo spread. Forse sanno che, ora che avete scelto Amato, i loro crediti sono al sicuro, li spillerà dalle vostre tasche fino all’ultimo cent. Nessuna ristrutturazione, nessun default vi salverà.
4) Vi siete arruolati nella «guerra al terrorismo» indetta da Hollande e Netanyahu per vendicare i portatori dei più cari vostri valori: la bestemmia e il ghigno su tutto ciò che è un po’ più alto del cesso, più nobile del rutto e più civile del pornografico. L’emozione di massa per l’uccisione (divinamente meritata) dei bestemmiatori scemi di Charlie vi ha lanciato nella seconda fase della guerra mondiale al terrore; la prima, nata con le Twin Towers abbattute, aveva perso forza propulsiva; dopo tutti questi anni occorreva un altro false flag per riunirvi tutti attorno alla bandiera e ai vostri dirigenti. Altri 15 anni di destabilizzazione garantita e magari di nostri marò morti come in Iraq e Afghanistan per la libertà d’espressione (alla libertà di pensiero avete rinunciato: troppo urticante). Bene, siete contenti?
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