|
|
|
|
Verso il collasso, e scappa da ridere
04 Dicembre 2012
Prima le comiche finali del centro-destra. Renata Polverini si ricandida alla guida della Regione Lazio. Ritiene di aver ben meritato. «Perché non vada disperso il buon lavoro fatto», dice. Giulio Tremonti scende in campo in alleanza con Maroni al Nord e Raffaele Lombardo al Sud. Insomma, il nordico più nordico, Tremonti dallo Stelvio, col sudicio più sudicio. E in mezzo Maroni, quello della «pulizia». O anche, per la proprietà transitiva, Maroni si allea con Lombardo: ossia il leghismo del «le nostre tasse al Nord» con l’ex governatore della Sicilia che invece che in politica dovrebbe essere in galera, essendo un mafioso di natura, avendo lasciato la Regione in bancarotta come la Grecia, dilapidato migliaia di miliardi del Nord, e riempita di fancazzisti amici con stipendi d’oro; che ha cambiato maggioranza 4 volte, ed eletto nel centro-destra si accosta ai democratici... Maroni fa appello a Berlusconi: fa cadere il governo Monti, e la Lega fa di nuovo la coalizione con te. La famosa, fortissima, virtuosa eccezionalmente fattiva alleanza Pdl-Lega, che ha tanto meritato dagli italiani. Sicuramente vincente un’altra volta. Con metà dei voti in meno, sia da Lega sia da PDl. Maroni da un bel po’ implora il ritorno dell’alleanza, che i suoi cornuti di cartapesta l’hanno obbligato a troncare. Ma dall’altra parte? «Non so con chi parlare, parlo con tutti ed ho risposte diverse. Ma non sono in ansia per questo, noi andiamo comunque per la nostra strada». Vada, vada. El desfigado sognante. Claudio Scajola minaccia i suoi fedelissimi nel suo collegio ligure (che a frotte abbandonano la barca che affonda): «Ho guidato il servizi segreti, so tutto di voi... le vicende delicate che vi riguardano, dalle indagini sul voto di scambio ai fondi all’estero». Tulliani, alias Gianfranco Fini, preme per fare alleanza con Casini, e portare Casini a fare il governo con Bersani. Altrimenti, ha paura di dover andare a lavorare, non toccando nemmeno lo sbarramento minimo. È pronto a sostenere Bersani: dal Fascio, ha fatto un bel progresso. È Casini che non lo vuole. Anche il suo «grande centro», nei sondaggi, non va benissimo. E con Fini a fianco, sarebbe imbarazzante... Berlusconi, ora che Bersani ha vinto le primarie del PD, riscende in campo: solo lui può salvare l’Italia dai comunisti (come, s’è visto). Vuol abbandonare il Pdl al suo destino, ossia al naufragio: l’ha riempito di sue puttane, suoi avvocati penalisti e suoi yes men, e – stranamente – non gli piace. Colpa sua? Macché. Colpa loro, come ha spiegato: non hanno il quid. Da domani, solo puttane. Vede già il Grande Rinnovamento: Berlusconi e le sue 52 girls 52! Tutto quanto fa spettacolo! Si tiene stretto il potere di fare le nomine nel vecchio partito (gli ex missini gli chiedono in ginocchio il favore di sostenerlo, purché li mettano in lista; lui li fa penare), ma nello stesso tempo sta preparando un suo partito nuovo, ha già depositato una ventina di nomi. Però è anche tentato di piantare tutto e stabilirsi a Malindi da Briatore, dove può trombare sedicenni nere fuori dagli sguardi della Boccassini. Gli hanno messo alle costole, finalmente, una psicanalista, se è vera (forse no) la notizia che dà in un divertentissimo pezzo Pietrangelo Buttafuoco. Che ne dà persino il nome: Druna Kebler. Purtroppo, lacaniana. (Natale a Malindi) E questo è ciò che offrono al potenziale elettorato di maggioranza nel Paese: polvere di falliti politici, mozziconi di sfigati bruciati, e vari pregiudicati. Poi c’è l’altra novità dall’altra parte, ma questa non fa più ridere. L’ex procuratore Di Pietro forse confluirà nel nuovo movimento dell’ex procuratore De Magistris (prima non era il contrario?), Movimento Arancione: vi aderisce anche il sindaco di Milano Pisapia. Ma soprattutto, ha dato il suo regale assenso, salutato da una ovazione, il procuratore Antonio Ingroia (ma non era in Guatemala?). Il grande intercettatore del Quirinale, il teorico della trattativa Stato-mafia che imbastisce le sue tremende accuse basandosi su rivelazioni di «pentiti» già screditati come comprovati mentitori che però danno ragione ai suoi teoremi, più che nelle aule dei tribunali, ha successo nei talk show e imbastisce di preferenza i processi su Il Fatto e al Congresso dei Comunisti (esistono ancora?), gli piace scatenare applausi definendosi «un partigiano» («Un partigiano della costituzione»,) e da tempo vuole «entrare in politica». Anche come leader del nuovo movimento? «Ci ragioneremo sopra», insomma non ha detto no. In fondo, è l’esponente ideale della magistratura inadempiente e inefficace però potentissima nell’abusare dei suoi poteri, incarcerazioni preventive, intercettazioni a strascico ed ascolti occulti, tanto da minacciare e implicitamente ricattare. Tipo Scajola, a ben pensarci: «So tutto di voi», e se voglio vi sbatto in galera. L’Occhio del Grande Fratello: è l’ideale di giornalisti come quelli de Il Fatto (che vive delle intercettazioni spifferate dalle procure, e ricambia) e dei suoi numerosi lettori. Insomma si sta consolidando il Partito degli Inquisitori insindacabili (sennò ti sbatto dentro). Oggi la causa del collettivismo non ha più bisogno delle Brigate Rosse, o delle FARC (Fuercas Armadas Revolucionarias de Colombia): oggi sono i nostri procuratori a fare la rivoluzione con le sentenze, a continuare la lotta partigiana con comodi stipendi pubblici e senza rischi né contrasti. Possono sequestrare un’azienda da 18 mila dipendenti, riducendoli tutti alla fame: «Assaggiate la sferza della legge, capitalisti nemici del proletariato». Possono arrestarli: «Colpiscine uno per educarne cento». Possono vietarle di vendere la merce già prodotta, con ciò azzerando le speranze di profitto e riducendo a zero il valore dell’azienda – e dando un bell’avvertimento ai famosi, attesissimi «capitali esteri che dobbiamo indurre a investire in Italia». I magistrati possono insultare un giornalista che non gli piace, definendolo «un malvivente abituale» nel dispositivo di arresto. Insomma stanno eliminando la proprietà privata dei mezzi di produzione, sradicando il capitalismo come un delitto, controllando chi vogliono con intercettazioni occulte, imbastendo cause penali all’insaputa dell’accusato, sopprimendo con la persecuzione e le calunnie la libertà di stampa e d’opinione, togliendo il lavoro e diffondendo la miseria: tutto ciò non ha una inquietante somiglianza col sistema sovietico? Ora questa «Inquisitors Inc.» con alla testa «El Guatemalo» può avere i voti per andare al governo: quelli radunati da Beppe Grillo nella sua setta. Se fosse per lui, Di Pietro sarebbe al Quirinale... L’ex comico sta delineando sempre più la sua ideologia come giustizialismo esoterico ad emissioni zero, tra Damanhur e De Sade. Ma anche con un po’ Berlusconi: Grillo continua a ripetere «Il marchio è mio, l’ho depositato», dal partito-azienda alla setta-azienda. Fortuna che ha cominciato a fare il dittatorello folle con un po’ troppo anticipo (almeno, bisogna prima avere il potere), e i sondaggi stanno flettendo. Ma a che preoccuparsi di chi votare? Chi ci governa davvero si sta occupando di noi. Ora che ha messo i suoi dipendenti praticamente in ogni Banca Centrale e governo europeo, Goldman Sachs vede finalmente rosa. (Goldman Sachs ha completato la conquista economica dell’Europa | Goldman Sachs: «È l’Italia la sorpresa per il 2013. Ma riforme e pacchetto lavoro restano decisivi»).
Jim O’Neill, il suo presidente per gli asset management, si lancia nella seguente dichiarazione: «In termini di crescita, anche se la recessione nel Paese continua, gli indicatori che utilizziamo suggeriscono che l’economia abbia toccato il fondo del ciclo, e che sia pronta a ripartire». Insomma un tuffo carpiato doppio con torsione e contraddizione in termini: la recessione continua, ma ha toccato il fondo. «Merito soprattutto delle iniziative prese dalla Banca Centrale guidata da Mario Draghi, oltre che del successo dell’implementazione di riforme di austerity nei Paesi a rischio, Italia inclusa». Come si intuisce, Goldman Sachs sta incoraggiando i suoi dipendenti, e ci dice di stare tranquilli, perché sono molto bravi; e conferma la luce in fondo al tunnel vista dal dipendente Mario Monti. «L’Italia è citata tra i mercati più interessanti insieme a Cina, Russia e Brasile». Esagera perfino un po’, il Principale, come vedete. Da Pigs, ci sta facendo diventare quasi Brics. Quasi. Qualche ora di radiosa esultanza s’è avuta per presunte dichiarazioni lenitive della Merkel sulla Grecia (le sue parole sono state intese come: non escludo la cancellazione del debito di Atene), e per presunti progressi nella ricompra (buy back) di suoi titoli di debito da parte della Grecia: il devastato Paese si ricomprerà 40 miliardi di euro dei suoi titoli, per placare i «mercati». È un modo per estinguere parte del suo debito pubblico. Piccolo particolare: per estingue il debito, dovrà accendere nuovo debito, presso l’EFSF (ossia dai Paesi europei del «no», ma non ditelo ai loro contribuenti). Per il momento, la Grecia farà una ricompra più limitata, di 10 miliardi. Altro piccolo particolare: tutti questi soldi, faticosamente raccolti dagli Stati europei, andranno nelle tasche dei padroni di hedge funds speculativi, fra cui un tale Daniel Loeb, che 4 mesi fa ha comprato da banche creditrici spaventate una quantità enorme, ancorché imprecisata, di bond governativi greci a prezzo di liquidazione – diciamo – 14 su valore facciale 100. Se la Grecia ricompra a 25 o 40, Daniel Loeb può fare profitti da 100% al 400%: in quattro mesi, non è male. I greci che non hanno più sistema sanitario, né lavoro ma solo debiti, possono rallegrarsi. Il loro sacrificio non è vano. Questo è geniale. I miliardi estratti dai contribuenti europei messi alla frusta, da popoli europei dissanguati, vanno ad arricchire i miliardari degli hedge funds. Ci credo che Goldman Sachs vede roseo. (The Latest Greek "Bailout" In A Nutshell: AAA-Rated Euro Countries To Fund Massive Hedge Fund Profits) Poche ore dopo, contrordine: la Merkel si rimangia tutto, le Borse cadono, gli spread risalgono... e l’euro si apprezza. Chissà perché. Dovrebbe svalutarsi, dando respiro alle nostre esportazioni. Invece più è nei guai, più sale. Più i popoli sono sacrificati alla moneta unica, e più rincara. Muoriamo di fame con in tasca una moneta sempre più forte (è la quantità delle monete in tasca che cala). Che bello. Ha ragione Goldman Sachs: la vita diventa ogni giorno più prospera e felice. Come diceva la Pravda ai tempi di Stalin. Infatti, il Rapporto Finale stilato dai ministri degli Esteri di Germania, Francia, Italia, Spagna, Olanda, Polonia, Belgio, Austria, Danimarca, Portogallo, e Lussemburgo riuniti nell’augusto consesso denominato «Future of Europe Group» assicura quanto segue: «L’euro presenta profondi vantaggi economici ed è il simbolo più potente dell’integrazione europea». Che cosa hanno fumato?, s’è chiesto qualche giornalista sardonico. I ministri in consesso sono usciti fuori con una lista della spesa di raccomandazioni per tenere insieme l’euro con scotch e coccoina, il loro capolavoro, fra cui la consueta ricetta per tutti i mali: spogliare gli Stati della sovranità sui loro bilanci, e darla all’eurocrazia. Per compensare il piccolo deficit democratico, hanno proposto l’elezione diretta del presidente della Commissione UE. «No, prima date tutti i poteri alla Commissione, e solo dopo un presidente eletto diverrà funzionale», ha replicato Herman Van Rompuy a nome dell’eurocrazia. Frattanto, il presidente della Commissione non-eletto, il noto Barroso, ha messo insieme un suo progetto di 52 pagine per creare il governo federale da tutti lorsignori auspicato. Il prossimo governo eurocratico, la Commissione sognata da Barroso, potrà «coordinare» le politiche tributarie degli Stati membri. Avrà il potere di porre il veto sui bilanci di previsione degli Stati. Avrà il potere di tassare direttamente i cittadini d’Europa, aggiungendo la sua torchia a quella degli Stati-membri; e tutta «taxation without repersentation», senza controllo democratico, senza una costituzione. È il sogno del golpe permanente. Il tutto, naturalmente, dato come il metodo finale per «superare la crisi di fiducia» dei mercati e «salvare l’euro». È comunque ammirevole la costanza con cui costoro proseguono nell’arraffamento del potere sovrano e sottratto alla volontà popolare; metodici, vanno avanti, qualunque cosa succeda. Per fortuna il premier olandese, Mark Rutte, ha rigettato ripetutamente il progetto eurocratico: come i tedeschi, gli olandesi non vogliono pagare per i debiti di noi Pigs. Gli Stati «rispettino gli impegni che hanno accettato quando hanno introdotto la moneta unica», ha detto. Ossia: deficit sotto il 3%, debito al 60%, e austerità. La solita solfa tedesca contro la solita solfa eurocratica. Che sono perfettamente convergenti: nel senso di raggiungere lo scopo oligarchico senza farlo sapere alle cittadinanze. Dopotutto, anche i tedeschi hanno firmato il fondo ESM, Meccanismo Europeo di Stabilità. Ossia hanno accettato che tutto il personale di questo organo oligarchico-bancario goda di assoluta immunità giuridica. Lo stesso personale è esente da ogni imposta. E gestisce 700 miliardi di euro (soldi nostri), a suo insindacabile giudizio. È semplicemente impossibile presentare querela contro uno dei dipendenti del ESM, o contro lo ESM stesso. Per contro, lo ESM può querelare qualunque persona fisica, giuridica o statale in Europa. Può ordinare agli Stati firmatari di versargli tutti i fondi che a suo giudizio gli servono, senza obbligo di darne le ragioni; ed entro 7 giorni al massimo. E se uno Stato non può obbedire perché non ha un centesimo (Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna già oggi, Italia domani, anche se Monti è lì a strizzarci per farci cacciare i soldi per questa Europa), allora sono gli altri Stati-membri che devono rispondere automaticamente per loro: povera Francia che ha già perso la tripla A, e poveri cittadini tedeschi che si credono al sicuro... Lo ESM prevede che i popoli della zona siano tenuti a rispondere coi propri beni ai debiti degli Stati. Non sanno, i cittadini crucchi, che per salvare l’euro, ai casi estremi della Grecia dichiaratamente insolvente, dovranno sborsare 771 miliardi, oltre il doppio del bilancio dello Stato germanico (306 miliardi). Se si dovrà salvare la Spagna e l’Italia (o meglio i loro creditori), la cifra salirà a 2.800 miliardi. Da stroncare anche la potenza tedesca. Non a caso Tony Blair ha fatto un severo appello alla Germania: salvate l’euro! Ad ogni costo! Chissà perché proprio Tony Blair. Che potere ha per dare ordini ai tedeschi? Nessuno lo spiega, men che meno i giornali. Qualcosa si chiarisce quando si apprende dove e da chi è stato stilato il regolamento dello ESM: nello studio di avvocati americani Fresh¬fields Bruckhaus Deringer. Uno studio che ha grandi clienti: Goldman Sachs fra i primi, più i grandi creditori bancari europei. Per coincidenza, Goldman Sachs adesso vede rosa sui nostri destini. Sì, l’Europa sta entrando dalla recessione alla depressione vera e propria. Sì, la disoccupazione è quasi al 12% sul continente, al 17% in Portogallo (era al 14% l’anno scorso), al 25,4% in Grecia, al 26,2% in Spagna – più della disoccupazione americana nella Grande Crisi del 1929. La disoccupazione giovanile tocca il 60%. Il debito greco ha già raggiunto il 189% del PIL. Il mercato dell’auto è crollato del -20%. La produzione industriale collassa dappertutto: -7% in Spagna e Grecia, meno 5% in Italia, meno 2% in Francia. Ed anche in Germania declina. Ma Goldman Sachs ci rassicura. L’euro è salvo, cari europei. E pagherete voi, perché starete subito meglio. Non ve lo dice anche Mario Monti? Così autorevole? Così Trilateral-Bilderberg-Sachs? Così incapace ma furbastro? Ecco cosa dice Monti:
«Penso che se il governo avesse voluto far sì che le cifre sulla disoccupazione fossero un po’ meno negative avrebbe dovuto fare un surfing protratto sulla cresta di un’onda illusoria, ma poi si sarebbero ripresentate nuovamente». «Solo con le riforme potremmo ridare fiducia al resto del mondo sul fatto che il nostro Paese è un luogo dove fare investimenti». «Non ritengo che l’attuale governo potesse fare diversamente da ciò che ha fatto e non credo che la sua azione sia causa di fenomeni negativi che vogliamo rimuovere».
Si è vantato perché lo spread cala, il furbastro, e tutti e media hanno applaudito: Monti ha fatto calare lo spread! Che bravo! Che loden! Ma scusate, se lo spread cala vuol dire che qualcuno compra i Bot e BTP italiani a man bassa; e chi compra il nostro debito, visto che la nostra situazione economica è sempre peggiore? I mercati? Ma no. Ebbene sì, è solo la Baca Centrale europea. Il dipendente Mario Draghi. Giusto per far vedere rosa, come ha decretato Goldman Sachs. Da qui alle elezioni. E forse anche dopo, visto che ormai, col ESM, è la finanza americana (via Goldman Sachs) ad aver preso il potere assoluto su tutti gli Stati e su tutti i nostri portafogli, di noi europei. Con l’accordo dei nostri «rappresentanti», cosiddetti. Presto, Monti sarà il vostro presidente della repubblica. Bersani, il vostro futuro capo del governo, che voi stessi avete votato, lo metterà a quel posto: da cui si fanno tutti i putsch possibili e immaginabili. Dormite, italiani.
 |
L'associazione culturale editoriale EFFEDIEFFE, diffida dal copiare su altri siti, blog, forum e mailing list i suddetti contenuti, in ciò affidandosi alle leggi che tutelano il copyright. |
|
|
|
|
|
|
Libreria Ritorno al Reale
EFFEDIEFFESHOP.com
La libreria on-line di EFFEDIEFFE: una selezione di oltre 1300 testi, molti introvabili, in linea con lo spirito editoriale che ci contraddistingue.
|
|
|
|
|
|
Servizi online EFFEDIEFFE.com
|
Redazione : Conoscete tutti i collaboratori EFFEDIEFFE.com
|
Contatta EFFEDIEFFE : Come raggiungerci e come contattarci per telefono e email.
|
RSS : Rimani aggiornato con i nostri Web feeds
|
|
|
|
|
|
Il sito www.effedieffe.com.non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata", come richiede la legge numero 62 del 7 marzo 2001. Gli aggiornamenti vengono effettuati senza alcuna scadenza fissa e/o periodicità
|
|
|
Commenti
Mario Monti, un Premier 10 e Loden
ma x l'Italia una Banana senza Loden....
se non ho fatto i conti male dovrebbero spettargli circa 300 mila euro di buonuscita più vitalizio (10 mila euro al mese?) e l'ufficio di ex presidente della camera (macchina con autista, segreteria con 4 funzionari ...)
Ma non è assolutamente il caso di recedere dal tentativo disperato, l'unico rimastoci.
Ammesso e non concesso che la truppa di questo lucido pazzo dovesse "aprire" al pubblico l'attività della politica, da ogni singola commissione parlamentare all'Aula stessa, credo che i miasmi sarebbero così forti da innescare un risveglio di massa.
La feccia, come ben documentato nell'articolo (a proposito: manca un accenno al fecaloma quirinalizio), ha paura di essere scrostata. Aspettiamoci di tutto, ma proprio di tutto.
Ma teniamo duro, le elezioni sono vicine.
Se perdiamo anche questo treno, ora che passerà il prossimo saremo già legati sui binari...
Non saprei, ma io sto imparando il russo dalla mia vicina di casa...
e al tempo stesso di far passare per cialtroni quelli che a difesa dei valori
"di destra" hanno votato un aspirante cameriere come Renzi, per contrastare un cameriere diplomato (sempre dei poteri forti) come bersani.
L'articolo del direttore mi sembra lucidissimo e la dice lunga sul futuro politico a breve del paese... come si evince da quello che scrive, è del tutto inutile andare a votare, l'italia è capacissima di sprofondare ancora di più nella "cioccolata" senza che vi sia alcun bisogno di votare parvenù, comici, guitti o puttanieri vari.
Se è destino finire in fondo al pozzo, ci si finisca almeno con onore e dignità... ovvero legati mani e piedi, ma da altri e non da soli.
Roma come Tel Aviv?
Lettera indirizzata a Gianni Alemanno: “Mi vergogno, da esule da Zara quale sono, delle decisione prese dalla lei e dalla sua amministrazione . Mentre fa fare un palazzo di 8 piani da tredici milioni al Museo dell'Olocausto non trova un euro per il Museo Fiumano al quale, dopo aver proposto per il Giorno de Ricordo una sede appropriata, fa proporre uno scantinato più piccolo della sua abitazione e in affitto per giunta. Da rinnovare ogni 7 anni, perché forse lei pensa che fra sette anni saremo tutti morti e le nostre carabattole potranno essere buttate tranquillamente in spazzatura? Si vergogni, come fa a dormire la notte, non la tormentano i nostri morti?”. (in realtà il Comune di Roma non ha stanziato 13 milioni bensì 21,7 milioni di euro)
Lettera postata su Facebook e pubblicata dal periodico Intervento, anno XI, n 5, settembre-ottobre 2012.
No, non stelle e striscie, ma la stella a sei punte, cioè la dittatura giudeo-massonica-marxista. Ecco chi ha vinto, anche e nuovamente in Vaticano:
Vanderlei Bagnato, membro della Gran Loggia massonica del Brasile, è stato
eletto membro della Pontificia Accademia delle Scienze da Ratzinger, che nell'83
era Prefetto della Congragazione per la Fede e aveva rilasciato una dichiarazione che apparve sull’Osservator e Romano, nella quale stava scritto: "I fedeli che appartengono alla massoneria sono in stato di peccato mortale". Non ribadisce la scomunica, ma dice: c’è inconciliabilit à ed è peccato mortale dare il proprio nome alla massoneria.
Beh allora siete già tutti membri dell'inferno.
se non ho fatto i conti male dovrebbero spettargli circa 300 mila euro di buonuscita più vitalizio (10 mila euro al mese?) e l'ufficio di ex presidente della camera (macchina con autista, segreteria con 4 funzionari ...)"
e comparsate in TV come la PIVETTI.
Meglio che per Fini in Tulliani si trovi presto un posto in parlamento, altrimenti chi lo reggerà più quando sarà ospite in tutti i programmi televisivi?
Pensate alle povere massaie che dopo un dura giornata di lavoro, dovranno sorbirsi il FINI in TV.
Da una parte la PIVETTI e già questo è peggio della depressione.
Se poi ci si aggiunge il FINI, finisce che anche le massaie saranno completamente rovinate.
Evidentemente siamo preda della menzogna al servizio dell'Europa delle banche.
Però sarebbe importante essere almeno consci che in definitiva ed in breve quando si parla di certe banche, queste fanno parte dell'enorme potere che neppure un disperato sforzo bellico è riuscito a combattere, immaginiamoci i nostri poveretti di oggi. Solo se Dio vorrà ne saremo liberati.
Giuliano
Mi permetto di osservare che lorsignori, quando il debito è pubblico ne parlano come un peccato capitale dei cittadini per aver speso più delle loro possibilità, invece quando il debito è estero diventa improvvisamente bello e si parla di investimenti stranieri come grande opportunità da creare nel nostro paese. In pratica, tutto capovolto!
Bisogna ammettere, che nella comunicazione sono dei maestri. Ormai è veramente difficile trovare un linguaggio comune col quale dialogare.
http://www.repubblica.it/politica/2012/12/04/news/buttafuoco_i_destrutti-48025109/
Deve prima arrivarci un colpo di stasa sui denti prima di renderci minimamente conto di quello che stà succedendo ?
Se ascolti la gente in giro non si trova quasi nessuno che abbia il minimo di consapevolezza di tutto ciò. Si occupano quasi esclusivamente di cazzate inutili, a parlare con tutti mi sembra di essere come Don Chisciotte.
E pensare Direttore che con tutti gli sforzi che ha fatto Lei (anche durante la sua malattia) ed i suoi autorevoli collaboratori di questo splendido e rivoluzionario sito chiamato Effedieffe non siete riusciti a far capire a gran parte dei lettori la cosa più logica e semplice da farsi alle primarie del PD! Bersani 2013: il non programma "made in italy" votato non dai suoi (di sinistra) ma dai non voti di quei caproni, nostalgici e patetici di destra. Si proprio patetici perchè vanno bene le ideologie ma ci vuole anche un po di tattica, furbizia e buon senso. Quindi sono scoraggiato e senza speranze per questo paese e sto investendo tutto nel futuro dei miei figli: educazione cristiana... Ultima speranza, lingue, cultura, sacrificio; perchè sono consapevole che l'Italia non avrá alcun futuro. Mi dispiace per la mia generazione (ho 39 anni) che si è addormentata quasi totalmente, coccolata con le ultime riserve dei genitori e ormai castrata, senza capacitá di reazione e senso critico! Rimbambiti da calcio, figa e aperitivi. Cosa racconterò a mio figlio un domani? Me ne renderá conto nella ormai ciclica lotta generazionale e mi dirá che siamo stati una generazione di "senza palle" e avrá ragione. Lui che giá a sei anni è un appassionato di Ulisse, Enea il grande Achille! Loro sì che son stati coraggiosi! Noi purtroppo No.
E per fortuna che qualcuno, giá 2000 anni fá, ci mise in guardia: "la Veritá vi renderá liberi". Ma noi abbiamo preferito la dolce menzogna per non soffrire e, per questo, saremo ridotti a bestie..
Buona notte e... Sogni d'oro..
Un saluto
Mauro
Noto qualcosa di simile ad un ripensamento sull'invito a votare per Grillo, comprensibile anche questo.
Dunque siamo spacciati? Probabilissimo.
P.S.: se non ho capito male il direttore prende le difese di Sallusti, ma questo lo trovo francamente incomprensibile , per chi ha seguito le sue vicende giudiziarie...
1°- ripudiare(o rinegoziare) il debito sovrano e recuperare la sovranità monetaria,
2°- espropriare e nazionalizzare le banche e le industrie strategiche nazionali
3°- ricostituire l'IRI,
4°- espropriare i capitali speculativi, frutto della rapina ai danni degli italiani,
4°- chiudere le frontiere agli immigrati illegali e ai capitali speculativi
Non credo che questo sia il programma del previsto prossimo presidente del consiglio Bersani, "comunista" di parrocchia e del suo sodale il "comunista" a stelle e strisce Napolitano.
(leggi cravattaro)c'è poco da stare allegri...
Sull’altro versante segnalo questo commento sulla composizione/scomposizione sociale della sinistra.
L'elettorato benestante del Pd
Il Pd M5S e gli altri
Il Pd ha un elettorato di benestanti. Persone del ceto medio che nella crisi sono tra i "salvati" che conservano grande parte o tutta la condizione di sicurezza sociale e di benessere che avevano prima della crisi. Persone per le quali non sarà un grosso problema pagare l'IMU e che sono indifferenti a questioni come l'art.18, il contratto di lavoro denegato, la legge Biagi. Magari la legge Biagi viene applicata negli studi di molti professionisti che votano PD. In genere hanno risparmi in titoli di stato e quindi sono interessati moltissimo alle politiche di austerità che applica il governo Monti. L'austerità non li tocca che molto marginalmente e siccome scarica il costo della crisi sui poveri, sulla classe operaia, sui cassintegrati, su gran parte della popolazione meridionale a loro non dispiace.
Questo ceto medio e medio-alto di benestanti di orientamento liberal "democratico"
nel vecchio Ulivo era ancora alleato con la classe operaia ed i ceti poveri. Ora non più. La parte che si richiama a Renzi rappresenta financo imprenditori e finanzieri. Infatti il programma di Renzi è molto più duro verso i poveri.
Bersani che con accortezza di vecchio marpione del PCI guida questo elettorato propone un capitalismo compassionevole non molto diverso di quello dei conservatori inglesi. Attraverso la CGIL tiene la classe operaia in ostaggio del ceto medio che rappresenta
Il Movimento Cinque Stelle è alternativo da sinistra e a volte anche da destra (questione emigrazione) al PD. In genere è composto di persone per le quali la crisi è molto gravosa. Persone che esprimono un netto rifiuto dell'oligarchismo e che non si riconoscono nel PD. Il movimento è sotto assedio. La griffe dell'assedio è la mancanza di democrazia interna che viene martellata sulla testa di Grillo dappertutto nei massmedia ed anche in rete. Il metodo è quello che usano gli americani quando debbono distruggere una nazione: non c'è democrazia.. Non so se Grillo ed i suoi usciranno indenni da questo bombardamento.
Intanto l'ameba PD ha fatto fuori due dei tre firmatari del referendum per l'art.18 e l'art.8. Di Pietro dopo il servizio di Report è stato ridotto all'1,50 per cento dal 7 per cento che aveva e SEL è stato inghiottito dalla enorme bocca di balena delle primarie. Resta soltanto la Federazione di Sinistra che tuttavia si sta disgregando. Di Liberto aspetta un fischio di Bersani ed il PRC non trova la scintilla che lo accenda e lo metta in cammino.
1. JPMorgan Chase :
patrimonio : 1800 miliardi di dollari
esposizione in derivati : 69.000 miliardi
2. Citibank
patrimonio : 1.347 miliardi
esposizione in derivati : 52.000 miliardi
3. Bank Of America
patrimonio : 1.445 miliardi
esposizione in derivati : 44.000 miliardi
4. Goldman Sachs
patrimonio : 114 miliardi
esposizione in derivati : 41.000 miliardi
l'esposizione goldman sachs è 362 volte il proprio patrimonio
Scappa da ridere? Per ora sì.
La repubblica delle banane è intoccabile e indivisibile...Tutti si vogliono bene...Tutti magna magna...
Felicitazioni Napolitano grazie per tutti i regali che ci doni, con te l'Italia è vista più bella dai mercati finanziari. Più appetitosa.
A H.Boell questa rinomina del suo famoso libro non piacerebbe, ma da allora i tempi sono cambiati.
La Merkel va di successo in successo: giorni fa è stata insignita di un premio speciale di 5.000€ dal Deutschen Judenrat, il Consiglio Ebraico tedesco, gentilmente destinato ai colloqui arabo-israeliani (sic), ieri ha ricevuto una standing ovation a Hannover da tutti i 1000 delegati durante il Congresso del suo partito, la CDU , dopo aver tenuto il suo discorso con la veemenza di un tribuno che poteva essere titolato “Deutschland über alles”, lamentando però la denatalità tedesca, prontamente rimbeccata da un altro oratore, che le ricordava la situazione tedesca con più di 100.000 aborti annui chiamandoli con il loro nome cioè crimini contro l'umanità, e l'assistenza alla morte voluta, il tutto a spese dello Stato.
Lo Spiegel on line ieri titola:Merkel loda Merkel. In altra sede aveva dichiarato che il suo governo è stato il migliore dopo la riunificazione tedesca; Kohl e Schroeder ringraziano.
Il suo partito ha subito parecchie sconfitte in vari Laender anche importanti, ma la macchina elettorale è iniziata e i problemi rimangono. Poco prima di mandare in onda il Congresso life, lo stesso canale governativo Phoenix, aveva riportato la situazione all'interno del Bundestag (Parlamento), dichiarando senza perifrasi che la politica viene decisa dai lobbisti delle grande industrie tedesche ma ha dimenticato volutamente? le banche.
Il 2013 sarà un anno con parecchie sorprese. Sulla situazione italiana e quella europea in genere ha già detto tutto il direttore, la cosa scoraggiante è quella passiva rassegnazione al peggio che deve venire, altrettanto nauseante e distruttiva come il nichilismo religioso entrambi come amebe sotto alcool.
Però vorrei fare un appello a tutti:
io da quando c'è Monti mi sono ammalato perché non si può vivere senza speranza con una ricetta economica recessiva e depressiva, che giorno dopo giorno porta verso un crollo sicuro. Perché lo stesso sgarbo che è stato fatto alla Grecia e all'Italia, non è stato fatto anche alla Spagna, o alla Francia, oppure anche alla indebitatissima Germania. Per favore buttiamo giù questo governo immediatamente.
« E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe' quer popolo cojone
risparmiato dar cannone! »
Se non si chiarisce questo, e tutti gli stati possano ritornare a stamparsi i propri soldi, ci ammaleremo veramente perchè non sappremo più chi siamo.
"...L'Italia ha solo un grave problema economico. Ha la valuta sbagliata. L'Italia è più ricca della Germania in termini pro capite, con circa 9.000 miliardi di euro di ricchezza privata. Ha il più grande avanzo primario nel blocco dei G7. Il suo debito pubblico e privato combinato è al 265% del PIL, inferiore a quello di Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti o Giappone.
MARIO MONTI jpegMARIO MONTI jpeg
Il paese si piazza in cima alla graduatoria dell'indice del Fondo Monetario Internazionale per "sostenibilità del debito a lungo termine" tra i principali paesi industrializzat i, proprio perché ha riformato da tempo il sistema pensionistico sotto Silvio Berlusconi.
"Hanno un vivace settore delle esportazioni, e un avanzo primario. Se c'è un paese nell'UE che potrebbe trarre beneficio dal lasciare l'euro e dal ripristino della competitività, è l'Italia, ovviamente", ha dichiarato Andrew Roberts di RBS. "I numeri sono davanti a noi. Pensiamo che la storia del 2013 non è quella di paesi costretti a lasciare l'UEM, ma di paesi che scelgono di andarsene".
Ecco perché Herr Schauble,Herr Martin Schulz (sì,l'ex DDR),e Frau Merkel, sono così ossessionati dall'Italia, da violare anche le più elementari regole del galateo diplomatico. Questi "amici" teutonici vogliono mettere le mani, complici i soliti notissimi,sul nostro risparmio privato (novemilamiliar di di euro!!!)e perciò forsennatamente non solo si intromettono (e male fa chi glielo consente), ma lo dicono pure, et coram populo. Usque tandem abutere patientia nostra (Germania) ?
Ho letto l'articolo dal link, perché (Grazie a DIO) n-o-n leggo "Repubblica". Anche Buttafuoco é intelligente, per carità: "gli é tutto sbagliato, gli é tutto da rifare". E' facile, e si va nel mainstream, ed é tutto a posto.
Ma...in Francia, dopo la doppia sconfitta elettorale (Presidenziali e Legislative) l'UMP (il partito della maggioranza uscente, di Sarkozy,Juppé, Fillon e Copè) é alla sbando.
E allora? Niente. In Francia, nessuno spara sui perdenti, perché nella vita (e nella storia) si vince e si perde.
Già, aveva ragione Longanesi: "In Italia, tutti corrono in soccorso del...vincitore".
E poi,tutti a dare per scontata la vittoria del centro-sinistra (o sinistra-centro) alle prossime elezioni. Io direi di aspettare.
RSS feed dei commenti di questo post.