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Verso il governo mondiale. In fretta. E in segreto.
14 Novembre 2013
Berlusconi farà cadere Letta? Alfano e Santanché si dividono? E non vi appassionate delle primarie del PD? La Germania sotto accusa dalla UE per eccesso di export? Mentre i tg ci vogliono far interessare a queste notizie, ovviamente tacciono la più importante: il Patto di Commercio Trans-atlantico – quello che farà di noi una succursale Usa – avanza a tappe forzate. Ufficialmente, si chiama «Partnership Transatlantica per i Commercio e l’Investimento». Sia detto anzitutto che la Commissione Europea s’è fatta dare da un consiglio dei ministri europei, un mandato segreto, per trattare tale accordo di libero-scambio, in segreto. Solo qualche fuga di notizie ha rivelato i contenuti. Perché la cosa deve essere tenuta segreta? Cosa non devono sapere i sudditi europei? Molto, quasi tutto. Ma la cosa più grave è la normativa confezionata per «regolare le vertenze» che, nel mercato comune USA-UE, possono nascere tra uno Stato e gli investitori privati (Investor-State Dispute Settlement, ISDS). In pratica, si tratta di questo: viene creata una istanza giuridica internazionale davanti alla quale un investitore (una multinazionale, poniamo Monsanto, o una mega-finanziaria, poniamo Goldman Sachs) potrà trascinare uno Stato europeo, se questo ha messo in atto misure – sociali e sanitarie ad esempio – che possono ridurre il profitto di questo investitore. E farlo condannare a pagare i danni. In questo modo, e a nostra totale insaputa, le imprese private globali sono messe sul piede di parità con gli Stati, e il capitale elevato allo stesso livello di legittimità politica che la sovranità democratica. Vi sembra astratto? Nei supermercati americani, vedete i quarti di pollo di un bel colore roseo, freschissimo, invitante; nei supermercati italiani, i quarti di pollo sono smorti e giallini.

Pollo americano, roseo e bello

Pollo italiano, giallino
Sapete perché quelli americani sembrano così freschi? Perché il pollame è nutrito con arsenico organico, che dà appunto quel bel colore e permette un ingrassamento con meno mangime. In Usa, le cosiddette autorità hanno deciso dal 1940 che l’arsenico nel pollo è innocuo (solo qualche giorno fa la FDA ha ritirato tre componenti all’arsenico usati nel mangime, ma non tutti). Quando sarà completato il Patto Transatlantico, le imprese americane del settore («investitori») verranno qui a vendere il pollo all’arsenico, e se le nostre autorità sanitarie si opporranno, l’Italia sarà tradotta in giudizio – e sicuramente condannata. Ovviamente, Monsanto potrà «legalmente» smerciare i suoi OGM con erbicida annesso, e i vitelli gonfiati all’ormone saranno, finora da noi vietati, dovranno essere accettati. Ovviamente, anche lo Stato sociale è nel mirino: i contributi che il datore di lavoro deve pagare per le pensioni dei lavoratori, ovviamente, «riducono il profitto dell’investitore» americano: dunque lo Stato li deve cancellare, oppure rischiare una multa per miliardi di dollari. Non vi pare una notizia da tg? E invece: Alfano e Santanché, Renzi, Saccomanni, e l’imprescindibile intervista a Gasparri. Il nuovo diritto commerciale Vi diranno che i complottisti esagerano. Il fatto è che già adesso nel mondo le multinazionali persino senza un accordo sottoscritto, trascinano in giudizio gli Stati incolpandoli di ridurre i loro profitti, e vincono le cause: è una nuova forma di «diritto internazionale» in via di consolidamento. In Canada, le autorità nazionali hanno revocato due brevetti di proprietà della Eli Lilly (la mega-farmaceutica statunitense) perché questa non aveva apportato prove sufficienti della effetti benefici che affermava i due farmaci avessero. Eli Lilly sta pretendendo dal governo canadese danni per 500 milioni di dollari, e pretende che le leggi canadesi sui brevetti sanitari siano cambiate. Ed avrà ragione, perché il Canada fa incautamente parte del NAFTA (accordo commerciale nordamericano di libero commercio, con Usa e Messico) che lo lega a questa normativa. Il nostro Patto Transatlantico USA-EU è appunto il NAFTA concepito per noi. Un responsabile del governo canadese, citato dal Guardian, ha detto a proposito del NAFTA: «Negli ultimi cinque anni ho visto piovere sulla mia scrivania lettere di studi di avvocati di New York e Washington, i quali intimano al governo canadese di non applicare nuove leggi o proposte di legge in materia ambientale. Dai prodotti chimici per lavaggio a secco ai farmaci, dai pesticidi alle leggi brevettuali, in pratica tutte le nuove iniziative politiche in questo campo sono state prese di mira e, per lo più, silurate». L’Argentina, durante la sua crisi finanziaria, ha congelato le bollette di acqua ed elettricità, che salivano alle stelle. Ma aveva privatizzato i settori (come raccomanda il FMI), che ora erano in mano alle multinazionali dei servizi acqua-luce-gas. Queste mega imprese hanno portato in giudizio Buenos Aires perché, appunto, aveva ridotto i loro profitti impedendo loro di rincarare le tariffe. Ebbene: l’Argentina è stata condannata a pagare un miliardi di dollari di indennità. In Salvador, certe comunità locali sono riuscite a far rimangiare al governo la decisione di sfruttare un giacimento d’oro, con il motivo che l’industria estrattiva avrebbe inquinato le acque. Una dura lotta, che ha compreso anche l’assassinio di tre dei capi della rivolta. Ma ecco: la ditta mineraria canadese che aveva ottenuto la concessione ha trascinato in giudizio lo stato del Salvador, e pretende un risarcimento di 315 milioni di dollari – a titolo di «compensazione della perdita dei profitti futuri anticipati». Il governo australiano, dopo dibattito parlamentare, ha obbligato i fabbricanti di sigarette a confezionare i pacchetti con colori anonimi e scritte dissuasive del tipo «Il fumo provoca cancro al polmone». Ma gli studi legali della Philip Morris, scoperto che l’Australia aveva firmato un accordo di libero scambio con Hong Kong, si sono appellati ad un tribunale «internazionale» (offshore, come i paradisi fiscali) esigendo un risarcimento miliardario per la perdita di quello che la Philip Morris chiama «la sua proprietà intellettuale», ossia il design dei suoi pacchetti di sigarette. Come si vede, un po’ in tutto il mondo le grandissime imprese strumentalizzano gli accordi liberisti per smantellare le normative sanitarie che proteggono la popolazione o l’ambiente, e distruggere le previdenze sociali. In Amazzonia, la Chevron (statunitense) ha imbastito una causa simile per non pagare 18 miliardi di dollari di danni per i danni ambientali che ha prodotto. Sta vincendo, perché nel nuovo «diritto internazionale» in fieri il capitale e il profitto hanno diritti assoluti e supremi sopra le leggi dei singoli Stati, e sopra la salute dei cittadini. La stessa Chevron aspetta con ansia lo stabilirsi del Patto Transatlantico USA-EU da cui conta di ottenere «la più forte protezione possibile» (così un suo comunicato) contro limitazioni governative che possono interferire sui grandi investimenti che progetta in Europa e limitare i suoi profitti: delicata allusione agli ostacoli che incontra da noi la tecnica del fracking, la fratturazione idraulica degli scisti bituminosi. Il Canada è già stato perseguito dalla estrattiva americana Loine Pine, per aver introdotto una moratoria sul fracking: la società «danneggiata» pretende dal governo colpevole qualcosa come 250 milioni di dollari. In Europa, gli investitori americani sono già aggressivamente all’attacco, in vista del prossimo Patto, che darà la stura a una serie di cause che, oggi, sarebbero giudicate temerarie. Basta pensare che persino la Germania, per la sua decisione (sovrana) di rinunciare al nucleare, è chiamata in giudizio dalla Vattenfall (multinazionale svedese dell’energia) che pretende da Berlino 3,7 miliardi di euro di risarcimento di mancati profitti... «Nel 2012 il numero di vertenze tra investitori e stati ha raggiunto un record», si legge in un rapporto dell’UNCTAD (Conferenza dell’Onu per il Commercio e lo Sviluppo, ente di nessun potere) «mostrando ancor più la necessità di un dibattito pubblico su questi meccanismi di arbitraggio e sul modo di riformarli». Campa cavallo. La direzione della storia sta andando dalla parte opposta. «Nel 2012 sono state avanzate 62 nuove cause», dice l’UNCTAD, «Si tratta del numero più alto di azioni intentate in base a un accordo internazionale di libero scambio (...) Gli investitori stranieri hanno intentato cause contro un largo ventaglio di misure governative, chiedendo la modifica di regolamenti interni riguardanti il gas, il nucleare, lo commercializzazione dell’oro e i cambi, le revoca di licenze ed autorizzazioni (nel settore minerario, delle telecomunicazioni e del turismo) , il ritiro di sovvenzioni (per esempio nel settore dell’energia solare) e per espropri». (Recent Developments in Investor- State Dispute Settlement (ISDS)) Il Patto Transatlantico «aprirà a chiamate in giudizio per milioni di euro da parte di imprese che contestano politiche democraticamente assunte per difendere l’ambiente e la sanità pubblica», hanno scritto i un loro rapporto due ong, Corporate Europe Observatory e il Transnational Institute. (Investor privileges in EU-US trade deal threaten public interest and democracy) «Si sta creando un mercato comune che sarà sottomesso ad un organo d’arbitraggio cogente e punitivo sul modello dell’organo per le vertenze presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Sarà un passo da gigante verso la spossessione del nostro destino, u ulteriore grande arretramento della democrazia...la fine di ogni speranza in un’Europa europea»: così ha concluso Raoul Marc Jennar, specialista di diritto commerciale internazionale e consigliere al parlamento europpeo per la Sinistra fino al 2007. Dispotismo per profitto Come abbiamo detto, il Patto crea un «organo d’arbitraggio internazionale», un tribunale supremo per dirimere le vertenze tra le imprese straniere e gli Stati. Ebbene: le sedute di questo tribunale saranno segrete. Il dibattimento avverrà a porte chiuse. I cittadini e le comunità interessate alle vertenze non avranno alcuna rappresentanza legale. Essi non hanno il diritto di accedere a questi tribunali per esigere protezione contro i danni e la rapacità di queste imprese. Non è previsto diritto di appello . E chi sono i giudici? Sono un ristretto gruppo (si parla di tre elementi) di giuristi internazionali ed esperti che lavorano, nella loro consueta attività professionale, per grandi imprese dello stesso settore d’attività di quelle di cui giudicano gli affari. Questo è la più spudorata violazione del diritto come l’abbiamo inteso fino ad oggi; nessun dispotismo ottomano, né la favoleggiata Inquisizione né il Consiglio dei Dieci della Serenissima si sono mai arrogati un simile potere di arbitrio senza contrappeso. La Commissione Europea ha avuto la sfrontatezza di giustificare questo metodo d’arbitraggio con l’argomento che i tribunali nazionali non offrono alle grandi imprese una protezione sufficiente, in quanto «potrebbero essere parziali o non indipendenti» (sic). «È un sistema giudiziario privatizzato per le grandi aziende mondiali», secondo la definizione del gruppo d’opposizione Democracy Now. Tre individui sono investiti del potere di revisione, senza alcuna restrizione o procedura d’appello, di tutte le azioni del governo, tutte le decisioni dei suoi tribunali e tutte le leggi emanate dal parlamento della nazione. Come è potuto accadere che i governi di stati sovrani abbiano accettato l’arbitraggio sugli investimenti? Senza discussione pubblica né contradditorio? Domanda forse ingenua. Perché, mentre l’eurocrazia (con l’autorizzazione dei governi) avanza a tappe forzate questa «Transatlantic Partnership», dall’altro lato del mondo viene forzata in gran fretta e in segreto una «Transpacific Partnership», sempre con gli Usa al centro e Giappone, Malaisia, Messico, Australia, Peru, Cile, Singapore e persino Vietnam. Di ciò si sa pochissimo: Wikileaks però ha rivelato, il 13 novembre scorso, il capitolo di questo accordo Transpacifico sulla proprietà intellettuale: da cui si è scoperto che esso intende stroncare la diffusione dei farmaci detti «generici» (ossia copie economiche dei farmaci brevettati dalle grandi case), e mira a far pagare l’uso di Internet. E tutto ciò, come al solito, in segreto, tanto da suscitare l’indignazione persino di parlamentari americani, come il senatore Ron Wyden e il deputato Darrell Issa. Senza alcun esito, ovviamente. (Leaked Treaty: Worse Than SOPA and ACTA) Sono palesemente due metà di uno stesso processo mondialista. Rivediamone le tappe: prima l’unificazione del mercato comune europeo, indi la moneta unica europea che ci ingabbia; poi questa Europa senza democrazia né sovranità viene disciolta nel «mercato comune» americano ad egemonia Usa, che è già costituito fra Canada e Messico (NAFTA); presto il gran mercato Atlantico verrà fuso col gran mercato Transpacifico – e dunque impererà un solo «diritto internazionale» fatto su misura delle mega-corporations, col definitivo svuotamento degli Stati – e dei diritti dei loro cittadini. È il Governo Mondiale in fieri, che viene attuato rapidamente e senza che gli organi di informazione ce ne informino. Si noti che da questa fusione generale sotto il segno del profitto viene lasciata fuori la Russia (finché c’è Putin, suppongo) e la Cina, apparentemente. La scusa dell’eurocrazia – quando si degna di far sapere qualcosa – è che il patto transatlantico aumenterà i commerci Usa-Europa (che sono già quasi la metà del commercio mondiale), accrescerà del 28% l’export europeo verso il nord-America, creerà nuovi posti di lavoro, farà entrare in tasca ad ogni famiglia di 4 persone ben (tenetevi forte) 547 euro in più l’anno... più o meno le stesse promesse con cui ci hanno fatto entrare nell’euro e nel suo meraviglioso mondo di benessere. Chi si oppone? In Francia, il Front National è esplicitamente e duramente contro; e contro è anche il Front de Gauche. Nel Regno Unito, Nigel Farage. In Italia, a quanto si può capire e fatta la tara dalla stupidità e nessuna lucidità, il M5S sembra contro; e così la Lega, e il suo europeo Salvini. Ovviamente tutti i partiti «moderati» sono già stati messi in allarme dai circoli che contano (1): devono lottare contro «il populismo» con ogni mezzo, anche la calunnia. La Stampa di Torino si è prodotta come ordinato, accusando Marine Le Pen di essere antisemita e negare l’Olocausto; è «eurofoba», e naturalmente omofoba. Ed ha dedicato due pagine fitte al pericolo della coalizione «anti-europea» che Marine Le Pen sta cercando di mettere insieme.
1) Per esempio la Massoneria. Un suo circolo massonico, le Cercle Ramadier, ha indetto per lunedì 18 novembre una giornata di studio sul tema: «Come combattere le estreme destre?». Dove si tiene l’incontro? All’Assemblée Nationale, al parlamento insomma. (Colloque franc-maçon: "Comment combattre les extrêmes droites?")
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Commenti
del Pensiero. Anche quando è solo, egli non può mai essere certo d'essere realmente solo. Dove si trova, sveglio o addormentato
al lavoro od al riposo in bagno od a letto,egli può essere ispezionato senza
essere avvertito e senza sapere ciò che l'aspetta"
George Orwell,
Quando un gallo perde la libertà diventa
un pollo allevato,nutrit o,trattato con
l'indifferenza del non amore alla vita
Senza DIO non c'è Amore.
Ora sta scritto nei vangeli che chi
crede ha la vita eterna.
Chi non crede quindi perde l'Amore e la speranza verso
un mondo futuro di gioia per la vita che hai amato e che ti è stata donata.
O di rabbia per aver perso un dono che ti apparteneva in comodato d'uso per il bene di tutti ma l'hai usata per te stesso.
.
Eh sì, il grano duro "taganrog" è proprio quello dell'Ucraina, il famoso granaio d'Europa nell'Ottocento, delle sue fertili pianure lungo il Mar Nero.
Vedo che qua e là su Effedieffe si parla di "biologico". Vuoi vedere che pian piano "i conservatori" iniziano a comprendere il valore di una buona e sana alimentazione e che quindi iniziano a coltivare (in tutti i sensi!) un sentire ecologico (non certo "ecologistico", sia chiaro). Ricordo come qualche tempo fa fu pubblicata su queste pagine una bellissima e, per me, commovente cronaca di una fattoria biologica, in cui tra l'altro era in costruzione o era già stata eretta una chiesetta. Testimonianze così farebbero bene, visto che l'armonia con la natura e il suo sfruttamento equilibrato dovrebbero essere una bandiera dei "tradizionalisti ", e anzi questi dovrebbero riconquistarla a chi gliel'ha impunemente - e senza grosse difficoltà - sottratta (Al Gore e compagnia...).
Faccio molta attenzione a una dieta sana, evito cibi con conservanti, coloranti e schifezze varie. Parallelamente faccio ricorso ai farmaci solo se non restano alternative, ma so bene che - seppur silenziate dalle multinazionali (chissà perché...) - esistono pratiche che rivalutano antichi medicamenti naturali, spesso davvero efficaci, molto più che "falsi vaccini".
Non ricordo quante volte l'ho riletto: http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=129208:cronache-di-una-fattoria&catid=20&Itemid=140
Personalmente, cerco di mangiare poco. pare che un'assunzione moderata (ma adeguata allo stile di vita) di calorie faccia molto bene.
Boh ! Speriamo, io mi sento meglio di quando mangiavo di piu'
Un saluto
Questa infame europa non s'avvede dell'inganno che gli è stato messo e corre tra le braccia di qualche criminale.
Unica soluzione? Boicottare tutti i prodotti Usa, senza eccezione e bastonare a sangue quei 4 caproni che si sono inchinati al volere delle lobbies.
Che altro si può fare?
Giuliano
P.S. Non è che la foto rappresentante un pollo americano, in realtà non sia la foto di un tacchino ch'è appunto roseo?
Oltre che alle armi da fuoco bisogna tirar fuori in vecchio rosario e pensare che non basta snocciolare Ave Marie a manetta, ma pregare con convinzione e sincera devozione!
Propongo alla Redazione di inviare articoli come questo alle loro rispettive mail, chissà se anche a loro venisse la nausea di tali provvedimenti o almeno la curiosità di approfondirli.
Propongo di inviare tali articoli anche alle Associazioni di consumatori, chissà?!
In questo modo, e a nostra totale insaputa, le imprese private globali sono messe sul piede di parità con gli Stati, e il capitale elevato allo stesso livello di legittimità politica che la sovranità democratica.
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Bello anzi bellissimo..... "la legittimità politica" e soprattutto
"la sovranità democratica"....
bello il piano di parità... è ovvio che sono alla pari (per ora) in fondo di fronte al dio denaro che differenza fa una multinazionale rispetto ad uno stato?
..ma insomma siamo ancora a questo punto sul serio???
Possibile che ancora non sia chiaro che la sovranità democratica è solo il modo scelto dalla frammassoneria finanziaria di radice ebraico-anglo-sassone per imporre il regno di mammona distruggendo ogni altra legittimità e sovranità?
Il concetto di "sovranità democratica" è un ossimoro, il vero scopo della impostura definita "democrazia" è condurre il mondo alla tirannide plutocratica.
Non c'è alcun contrappasso tra democrazia e plutocrazia, la democrazia anzi è la strada migliore e più efficace per instaurare la plutocrazia perfetta.
Se ancora non è chiaro cosa altro serve?
Non sono affatto d'accordo. Anzi molte volte è vero il contrario, e a fare politica vanno proprio i peggiori, quelli che non sanno fare altro che ciarlare e inciuciare ed in virtù del loro infeudamento reciproco sfruttano e rubano. La democrazia seleziona chi è più bravo a corrompere, i migliori faccendieri del consenso diventano rappresentanti del popolo, mentre quelli di livello e qualità vengono spesso relegati ai margini, in misura inversamente proporzionale alla loro corruttibilità morale e non. Il Direttore Blondet ne è un esempio lampante e la favoletta che lei racconta ripetendo il logoro mantra della milanese popolana è solo una delle tante frasi fatte, che la propganada democratica utilizza per convincerci che la casta parassitaria che ci opprime è espressione delle nostre mediocrità quando invece è solo espressione della loro iniquità e del loro squallore di ladri e maiali.
Nella puntata di Report dell'11-11- 2013 Milena Gabanelli ha fornito dati allarmanti sulla svendita del patrimonio storico culturale italiano. L'Ialia, dice, rappresenta lo zero virgola della popolazione mondiale ed è al terzo posto del debito pubblico con un patrimonio e paesaggi naturali più belli del resto del pianeta, alcuni, come le colline del Chianti, in cui risiedono i migliori potatori al mondo delle viti che producono vini pregiatissimi, sono già stati dati ai managers russi di Gazprom, a banche energetiche ed aziende russe, nonchè ai cinesi miliardari.
Sembrerebbe da ciò che si evince nella puntata, che Berlusconi invitava Putin ad Arcore proprio per trattare sulla svendita di casali, castelli principeschi, con annessi panorami mozzafiato che facoltosi russi avrebbero di già acquistato, assieme ai porti principali, ovviamente, per far scaricare questa merce tossica per la salute.
Un conto è far funzionare un'azienda, altro conto è il terreno, il nostro bene ultimo.
Ci mancano i capitali? Non siamo capaci di mettere a reddito? Non credo. I capitali non rientrano in Italia, perchè nessuno vuol far vedere che è ricco, ed è questa la misura del nostro impoverimento morale e materiale. Lo stesso è accaduto con le cave di marmo italiano, famosissimo al mondo, insomma ciò che c'è nel suolo si stà regalando, attraverso i politici, a tutti, cinesi e russi.
Nel contempo la Cina ha acquistato il 20% di Presal brasiliana, il 10% per ognuna delle due compagnie cinesi, il resto 20% Exon-Schell ed il 20% Total francese. Sono le stesse compagnie occidentali cristiane cattoliche che bonbardarono la Libia, assassinarono Ghedaffi il cattivone, sono rimaste con il crudo, hanno unto con tangenti milionarie i nuovi liders democratici del governo libico e adesso si riuniscono preoccupatissim e per la disoccupazione giovanile.
C'è quindi l'elite, Francia, Inghilterra, USA, che se la passa benone, mentre per gli altri il futuro migliore è fare un giro in più sulla Giostra. Vaccini finti, polli all'arsenico, cibo senza glutine, snartphones, vivere come fosse vero. Owell poteva scrivere quello che voleva, ma la realtà scrive sempre meglio.
ne deduco, ma con un minimo di speranza sempre accesa, che a questo punto sia anche inutile emigrare da qualsiasi altra parte;
Addormentando le coscienze, le menti e i cuori, hanno eliminato l'animo bellico e pugnace insito nell' essere umano, creando un magma uniforme di utili ebeti da manovrare in tutto e per tutto.
Non dobbiamo comunque arrenderci, dobbiamo morire combattendo in tutti i modi: dalla preghiera, alla parola, all'esempio, ai fatti
saluti
Piero e famiglia
Per noi cristiani, resta solo la Russia di Putin.
Ma la tragedia è che questa elitè ed i suoi accoliti assetati di potere avranno gioco facile perchè i loro sudditi-cittadini credono a quella stessa presunzione di superiorità. Mentre le masse sono tutte prese dalla frenesia convulsa del fare nichilistico, loro, le elites che hanno le conoscenze degli scribi e dei farisei applicano ciò che disse S. Freud: " Le masse non hanno mai sentito il desiderio della verità, voglio soli illusioni di cui non possono fare a meno."
Crediamo,ad esempio,che la germania tema questo accordo?
Noi europa, siamo la più grande potenza industriale e manifatturiera del mondo,loro devono avere paura di noi,non il contrario.
Il vero problema è sempre lo stesso,sempre quello,altro che andare a caccia di farfalle,è l entità mafiosa italica che si è impadronita del paese, di quella dovete aver paura,quella è la vera causa del nostro declino,non il libero commercio internazionale, se avessimo le tasse al 30-35% le nostre aziende sarebbero nuovamente competitive,non sarebbero costrette ad indebitarsi con le banche,avrebber o profitti e liquidità per ricerca tecnologica ed investimenti.
Accendete la tv,guardateli,q uelle faccie di mafiosi...quello è il nemico che ci sta divorando da decenni,le infinite greppie,cliente le,le decine di milioni di assistiti che le nostre aziende,lavorat ori, devono mantenere per consentire ai mafiosi di comprare il potere politico,guardi amo,anche oggi,che figura hanno fatto,con l europa che non accetta di farsi prendere ancora in giro con il gioco delle tre carte sulla revisione delle spese,quelli non sono poveri beoti patagni,quelli sono tedeschi.
Il problema è l itaglia,altro che piagnucolare accusando sempre un qualche nord,lobby,pian i di dominio mondiale,basta mantenere mafiosi,espelli amo dalle nostre menti quella mentalità,diven tiamo forti noi stessi e andiamo all attacco del mondo,è quella l unica garanzia.
Nel caso da lei citato, tende ad addossare la colpa del dissesto italiano ai dipendenti statali;
ebbene poniamo la cifra di due milioni che percepiscono 2000 eur al mese, totale 4 miliardi.E' una cifra elevata ma non è la causa primaria della caduta, le cause sono più complesse. Ammesso che con provvedimenti draconiani si riduca del 50% si risparmierebber o 2 miliardi ma anche i consumi ne risentirebbero, come si vede è un circolo vizioso.
Il trucco è nelle mani dei tedeschi : un operaio medio guadagna sui 1900 eur al mese,
il prezzo dei prodotti esposti nei supermercati sono del 35% inferiori a quelli nostri.
Bisognerebbe chiedere alla pletora di economisti di cui l'italia è piena come diavolo fanno quelli lì a fare andare le cose in tal modo.
Il commercio internazionale presuppone una legislazione sovranazionale che regoli i rapporti tra operatori di nazionalità diverse. Se no, come si fa?
scherzo ma mica tanto. cosa serve alzarsi poi ed andare al lavoro senza un futuro almeno decente ditemelo voi.
i giovani non avranno un futuro rosa ma un bel pollo rosa... e tutto il resto aggratis. tutto ciò è deprimente, eppoi dicono che la gente si ammala, è già bello che non muoia. roba da disperarsi.
saluti a.
Il Financial Times di martedì scorso ha comunicato la seguente notizia: “I gruppi dominanti della Cdu della cancelliera Angela Merkel hanno dichiarato di non gradire la proposta dei potenziali partner della coalizione (pricipalmente la SPD) di tenere un referendum in Germania sui principali problemi europei”.
Il Patto Transatlantico diviene IL PROBLEMA europeo, probabilmente molti cittadini non ne sono al corrente.
La Germania dipende dal suo surplus commerciale con la periferia dell’Europa, per compensare i suoi deficit della bilancia dei pagamenti con il resto del mondo. Nel 2012 ha registrato un deficit commerciale di 27 miliardi di dollari con la Russia, la Libia e la Norvegia, soprattutto a causa delle importazioni di energia. Ma Berlino aveva anche un deficit commerciale di quasi 5 miliardi di dollari con il Giappone e di quasi 12 miliardi con la Cina. Complessivament e il deficit tedesco con questi paesi era di oltre 43 miliardi. Allo stesso tempo, invece, il surplus della Germania rispetto alle nazioni europee in deficit – Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e Irlanda – ha superato i 54 miliardi di euro, nonostante questi paesi abbiano visto crollare la loro domanda interna a causa della crisi”. Detto altrimenti: “Il surplus delle partite correnti con i paesi europei in deficit consente alla Germania di coprire i quattro quinti del suo deficit con Giappone, Cina, Norvegia, Russia e Libia. Se invece tutti questi Paesi europei iniziassero a competere con le modalità richieste dal ministro delle Finanze tedesco uscente, Wolfgang Schäuble, riequilibrando la loro bilancia commerciale con Berlino, '"la Germania sarebbe in deficit con il resto del mondo”
da Il Foglio 14.11.13
Ma non lo è, almeno non per ora.
La Merkel non è una statista, fa finta di governare, i burattinai sono i soliti benefattori dell'umanità. Ho l'impressione che la festa anche in Germania non durerà a lungo, le difficcoltà per un raggiungimento di una coalizione governativa mostra già da ora quelle del governare futuro. I problemi sono tanti.
"La tesi del professor Guarino è che all’origine della moneta unica si sia realizzato un “colpo di stato”, attraverso un preciso regolamento comunitario, il numero 1466/97. Approfittando della fortissima volontà dei governi del tempo di superare a tutti i costi “l’esame” – sul fronte dei conti pubblici, per esempio – necessario a entrare nella nuova area valutaria, la Commissione fece approvare infatti un regolamento che avrebbe vincolato in maniera decisa le leve della politica economica fino ad allora in mano agli stati membri". http://www.ilfoglio.it/soloqui/20600
Conviene a tutti leggere l'articolo intero.
Al sunto siamo stati truffati da gente che sulla truffa politica hanno fatto la loro carriera. Questa si chiama intolleranza di ritorno.
Hanno occupato da tempo il centro della scacchiera.
Ma non c'è problema.
A noi non deve importare di perdere la guerra che si combatte su questa terra, ma di vincere la nostra battaglia, quella per la salvezza della nostra anima.
" Hanno eliminato l'animo bellico e pugnace.."
" A me piace la matematica.."
Forse da questi due punti avrà discusso la tesi Monti o altri bocconiani al potere, non è Haward, ma nemmeno il rione Sanità di Napoli pieno di camorristi...
A giudicare dal golpe tecnocratico da lui operato, ci troviamo in una Guerra.
La Germania previamente, quando entrò nella Grande Guerra, che dal punto di vista collettivo e di popolo, in termini di equazioni matematiche, avrebbe risolto tutti i suoi problemi alla radice, sviluppò gli armamenti, produceva carri armati, cannoni, portaereei, missili, proiettili. Si evince che i preparativi previi migliorano l'economia, almeno il tempo necessario affinchè le coscienze infervoriscano di nazionalismi, di risparmi in buoni di guerra come bene rifugio del loro lavoro nelle fabbriche di armi. Dopo il governo adoperò quei soldi per fabbricare ancora più armi e dare il colpo finale. Così nell'economia classica l'equazione chiude perfetta: la Guerra Militare.
Resterebbe dopo, vincerla e rimanere con la ricchezza degli altri.
Da noi dal punto di vista collettivo, si spendono cifre previe nella spesa pubblica, si stà sempre peggio, si mettono soldi nostri dove non si dovrebbe, si promuove crescita pubblicitaria di consumi idioti e si combatte il risparmio ferocemente con le tasse a mò di pizzo mafioso e taglieggiatore. Dal punto di vista individuale è una tragedia senza ritorno, perchè i deboli perdono la salute ed il patrimonio. Collettivamente si vendono carni del genere, tecnologia per ritardati mentali, bugie e tutto quanto possa maltrattare la gente e considerarla zero, perdipiù senza assaporare il benefico sentimento dell'odio, che permette di poter camminare con le proprie gambe...
Credo che occorra oltre ad essere informati e, Blondett ci sa fare, occorra sempre ricordarela frase di un giornalista il cui nome non ricordo, il quale disse: la cultura e internazionale, ma l'economia è nazionale.
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