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Parassiti e salute
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Sono spesso invisibili intrusi del nostro organismo… occulti nemici del corpo… individui capaci di nutrirsi alle nostre spalle, causando seri danni alla salute generale e/o specifica di molti organi.

Dal momento in cui il frutto proibito dell’albero portò l’esperienza della scienza del male, l’uomo, in possesso dello spirito, immagine e somiglianza di Dio, proprio perché capace di intelletto, volontà e sentimento, in grado di conoscere e di amare, dominatore e rappresentante della creazione materiale, precipitò in un vortice di sudditanza nei confronti di colei che doveva servirlo per la sua felicità totale e la gloria di Dio.

Il peccato, offesa a Dio, è anche disordine esistenziale, che genera un affronto alla giustizia eterna delle regole divine, fissate da sempre per il nostro benessere: un pesce che decidesse da sé di vivere su un albero in montagna si esporrebbe alla morte; lo stesso succede, secondo le modalità specifiche della nostra creazione, all’uomo che pecca. La rivolta del creato contro l’uomo discende da una decontestualizzazione della vita dalla sua radice, per scelta consapevole di ognuno di noi. Il mettersi contro Dio è automaticamente mettersi contro la natura.

Questa, la ragione ultima della malattia.

Il fenomeno del parassitismo, stretta relazione fra organismi diversi con vantaggio, in termini sia di nutrimento sia di protezione per il solo parassita (ospitato), a detrimento del cosiddetto ospite (organismo che subisce l’azione del parassita; azione sia interna, e si parla in questo caso di endoparassiti, sia esterna, cioè ectoparassiti: esempi del primo caso: la tenia; esempi del secondo: la pulce!), che invece soggiace al contrario soltanto ad un danno biologico, è emblematico della quasi totale perdita di potere dell’uomo sulla creazione animale: chiamato ad ottenere benefici da altri esseri viventi, ora si vede costretto a piegarsi alle loro esigenze, avendo necessità, al contempo di difendersi da possibili nocumenti alla sua salute. Un parassita, dotato di struttura anatomica e morfologica semplificata rispetto all’ospite, è privo di vita autonoma e dipende dall’albergatore presso cui alloggia (è il caso dell’endoparassita!), al quale è fisiologicamente legato (certi parassiti vivono solo in certi alloggi!); e mentre è vero che l’ospite è uno solo, molti possono essere i parassiti ospitati; di solito il ciclo vitale del parassita è inferiore a quello del suo ospite, a meno che la morte del primo non coincida con quella del secondo (parassitoide).

In realtà parassita può essere anche un organismo vegetale, purché viva e si nutra in un altro organismo di una specie diversa rispetto alla sua. Di solito il parassita è foriero di danni, come detto; svolge una funzione patogena; le manifestazioni di tali malattie, tuttavia, sono condizionate dal periodo di incubazione (variabile a seconda del tipo di parassita) e dalla risposta del sistema immunitario dell’ospite, che può reagire in maniera più o meno brusca, incentivando la sua azione proprio quando si stia indebolendo. Il parassita è sostanzialmente un competitor delle cellule dell’organismo ospitante; ne sottrae nutrimento, emettendo scorie velenose (rifiuti tossici).

La varietà di parassiti circolanti nell’organismo è notevole; la maggior parte di essi si genera e dimora negli intestini, ma la loro azione si estende all’intero corpo umano, passando dalla barriera osmotica intestinale, attraverso il sangue, questi si diffondono in tutto l’organismo, fino ad annidarsi, a seconda della specie, proprio nei punti deboli del corpo (quelli nei quali possano essere difficilmente stanati o dove possano non essere soppressi o uccisi: è il caso del cervello. Qui il sistema immunitario, data la barriera emato-encefalica (BEE), non consente al sangue, e quindi ai globuli bianchi, di procedere ad un attacco del nemico introdottosi). Di fatto questi parassiti, anche quando non migrino altrove, riescono a fare dei buchi nella parete intestinale, e da tali fessure riversano direttamente nel sangue le tossine del loro metabolismo.

Il quadro diagnostico dei parassiti è molto complesso. Dobbiamo dire che, al di là di una notevole incompetenza generalizzata (forse per scetticismo nella capacità di tali esseri di causare o con-causare infermità molto gravi; si parla anche di cancro) nella medicina ufficiale, esistono oggettive difficoltà di identificazione di tali intrusi. La terapia medica (ufficiale) suggerita dipende infatti sempre dalla tipologia di parassita che si ha di fronte: medicina allopatica: un killer per ogni nemico.

La vita dell’intruso si svolge in parecchie fasi, e in generale la loro presenza è rilevabile nelle feci (per breve tempo; comunque si suggerisce di ripetere l’esame almeno tre volte, ed in giorni differenti, anche perché molti parassiti vengono eliminati periodicamente dall’intestino e non ad ogni evacuazione) o nell’area perianale, solo per breve tempo e solo nella forma adulta.

È possibile rinvenire alcuni sintomi-spia:

«Stitichezza Alcuni parassiti, grazie alla loro forma o alla loro misura sono capaci di ostruire gli intestini, rendendo così più difficile e meno frequente l’evacuazione.

Diarrea
Alcuni parassiti producono e rilasciano nellorganismo umano una sostanza (prostaglandine) che rende acquose le feci (forse non è un caso che nellAmerica del Nord le medicine senza ricetta più richieste nelle farmacie siano i lassativi e gli antidiarroici).


Aria in corpo e coliche
Ci sono parassiti che vivono nella parte superiore dellintestino tenue provocando uninfiammazione che crea aria in corpo e gonfiore. Il consumo di alcuni tipi di verdure come per esempio i fagioli può intensificare questo gonfiore. Se qualcuno avverte un gonfiore frequente e duraturo, questo è il segnale più certo della presenza di un intruso.

Sindrome dell
intestino irritabile I parassiti possono irritare le pareti interne dellintestino infiammandole e quindi impedendo lassorbimento delle sostanze nutrienti e specialmente dei grassi che così appaiono nelle feci.

Dolori muscolari e delle articolazioni
I parassiti girovagano nell
organismo e sono capaci di insediarsi nei muscoli e nelle articolazioni. Quando ciò avviene si forma il dolore che spesso i dottori considerano come infiammazione delle articolazioni (artrite).

Anemia
Ci sono dei parassiti che sono capaci di aggrapparsi alle pareti interne dellintestino e da questo traggono nutrimento. Se ce ne sono molti, - e questo avviene spesso per la loro proliferazione -, possono provocare una perdita di sangue allospite portandolo ad mancanza di ferro o anemia.

Allergie
I parassiti irritano e talvolta lacerano la parete protettiva interna dellintestino, dal quale di conseguenza vengono rilasciate delle molecole indigeribili. Così entra in azione il sistema immunitario, che comincia a produrre più eosinophilte e che a sua volta crea uninfiammazione di alcuni tessuti provocando reazioni allergiche.

Problemi di pelle
I parassiti possono provocare orticarie, pustole, eczema e altri disturbi della pelle di natura allergica. Possono verificarsi anche tumori, ferite e alterazioni pericolose.

Granuloma
I granulomi sono dei noduli tumorali che circondano larve di parassiti morte. Nella maggior parte dei casi si formano nellintestino, ma si possono formare anche nei polmoni, nel fegato, nel peritoneo e nellutero.

Nervosismo
Le sostanze tossiche provenienti dagli escrementi dei parassiti possono irritare il sistema nervoso centrale. Lirritabilità e il nervosismo spesso sono causati dai parassiti insediati nellorganismo [dopo la fine di una cura di pulizia a base di erbe molti affermano che i rispettivi compagni e parenti sono diventati molto più carini e pazienti. La tenia più famosa degli ultimi anni, - scrive Gittleman - è stata quella della defunta cantante di opera Maria Callas, la quale ha combattuto con dei seri problemi di pelle e di peso. Dopo averle diagnosticato e subito eliminato la tenia, il suo peso è diminuito, la pelle è guarita e anche la sua condotta capricciosa si è calmata’].

Disturbi del sonno
Risvegli frequenti di notte, spesso fra le ore 2 e le ore 3, quando il fegato è impegnato ad eliminare dallorganismo le sostanze tossiche rilasciate dai parassiti. Un altro motivo può essere il prurito anale, il quale spesso è dovuto al fatto che alcuni parassiti hanno labitudine di deporre le uova di notte allesterno dellano. Questo movimento provoca il prurito [il dottor John Matheson dice: ‘I parassiti dellano, che spesso vivono nella parte inferiore dellintestino, spesso escono per deporre le uova nellano e da qui deriva il famoso prurito del sedere. Grattandosi, poi, le uova si spargono su tutto il letto, i movimenti delle lenzuola le portano nellaria e così vanno a finire di nuovo nel corpo delluomo dove si riproducono’. Cè una cosa più disgustosa di questa al mondo?].

Digrignare i denti
Negli adulti e soprattutto nei bambini che dormono infettati da parassiti si nota il digrignare dei denti.

Stanchezza cronica
Fra i sintomi della stanchezza cronica ci sono spossatezza, disturbi di carattere influenzale, svogliatezza, mancanza di concentrazione e cattiva memoria. I parassiti possono provocare questi problemi fisici e mentali per il fatto che sottraggono allorganismo le sostanze nutrienti, senza le quali non riesce a funzionare in maniera appropriata.

Problemi del sistema immunitario
I parassiti diminuiscono lefficacia del sistema immunitario in quanto impediscono la separazione dellimmonuglobulina A (IgA). La loro presenza tiene in continuo funzionamento il sistema di difesa, il quale a lungo termine si esaurisce per la continua preparazione. Di conseguenza lorganismo non ha più la protezione contro batteri e virus.

Oltre a questi ci sono anche altri segnali spia o conseguenze dei parassiti
: aumento di peso, eccessivo appetito, dimagrimento, sapore in bocca e alito cattivi, dolore intorno allombelico, battito accelerato del cuore, vista appannata soprattutto nel piegarsi e nellalzarsi, prurito al naso o agli orecchi, salivazione notturna, diabete, asma, epilessia, brufoli, emicrania, e anche le due cause di morte principali, malattie del cuore e cancro» (1).

Esempi illustri di parassiti molto pericolosi per la salute dell’uomo possono essere:

la tenia del maiale. Il contagio avviene dalla carne del maiale, cruda o non ben cotta. Il verme si deposita negli intestini e segue il suo ciclo vitale, dopo l’evacuazione, attraverso le uova depositate. La tenia può arrivare ad assumere dimensioni notevoli all’interno dell’intestino umano. Si dice sia addirittura responsabile di epilessia, o, nel peggiore dei casi, di morte, qualora le larve riescano a raggiungere il cervello (per le complicanze indotte da tale presenza);

il Toxoplasma gondii, parassita intracellulare obbligato diffuso tra i mammiferi e gli uccelli; presente nelle feci del gatto (e nei ratti), molto pericoloso in gravidanza, per via della trasmissione materno-fetale, che può portare diversi e seri danni (atrofia del nervo ottico, per esempio) alla nuova vita in formazione. Il Toxo è molto pericoloso anche per l’adulto, in quanto resistente alle cure farmacologiche ed in grado di annidarsi perfino nell’occhio umano, procurandone la cecità;

Plasmodium: agente patogeno della famigerata malaria; si moltiplica all’interno dei globuli rossi del sangue, distruggendoli all’atto della schiuda delle uova. Contagio è per il pizzico dei noti insetti;

Fasciolopsis
(fasciola) buski: il più grande dei trematodi (vermi parassiti) presente negli esseri umani; vive attaccato alla parete intestinale e nello stomaco e anche molto a lungo, fino ad un anno. Può provocare diarrea alternata a stipsi, dolore addominale, febbre. La presenza nel corpo umano di solventi, quali alcool isopropilico, benzene e molti altri favoriscono la sua proliferazione;

Fasciola epatica ovina
; presente negli animali e nell’uomo; si stabilisce nel fegato e prolifera molto velocemente nella mucosa intestinale. Si può contrarre mangiando vegetali crudi contaminati. Può cagionare dolori addominali, problemi al fegato, al pancreas, alle vie biliari, febbre, malessere generale;

Eurytrema pancreaticum
: parassita fondamentale nello sviluppo del diabete, vive nel pancreas dei bovini. I latticini allo stato crudo e prodotti bovini possono portarci alcuni stadi del parassita. Nel corpo umano si instaura ovunque ci siano dei tessuti con bassa immunità. Prolifera più facilmente nel nostro pancreas con la presenza di alcol metilico (metanolo).

Considerato che la medicina ufficiale sembra essere a disagio ed insufficiente, ci si domanda se esistano cure efficace nel campo della naturopatia? Sembra di si.

Si va dai rimedi della nonna: aglio, cipolla, porri, e scorza di limone, fino al mallo di noce nera, all’assenzio e ai semi di pompelmo. Personalmente ritengo il trattamento con erbe efficace, precisando tuttavia come molto dell’esito positivo dipenda anche dallo stato di salute del nostro organismo e da quando e da dove il parassita si sia annidato. In questi casi è quindi più che mai opportuno procedere ad alcune azioni preventive assolutamente necessarie: osservare un adeguato igiene (lavarsi le mani, per lo meno); sottoporsi a periodici cicli di disintossicazione dell’organismo; evitare il consumo eccessivo di prodotti a rischio (carni poco cotte, insaccati, latticini, ecc.); facilitare il più possibile l’evacuazione; rinforzare le difese immunitarie.

Sui suggerimenti pratici, ancora, oltre.

Stefano Maria Chiari




1)
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