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Verso la tragedia, coi pagliacci sulla scena
07 Settembre 2011
Secondo gli analisti della Société Generale, Moody’s, Fitch e Standard & Poors si apprestano, tutt’e tre, ad abbassare il rating del debito italiano. Se avviene, sarà il precipizio verso il default alla greca, data l’impossibilità di sostenere un servizio del debito al 7, o 10, o 13% d’interesse che i mercati ci chiederanno per prestarci i miliardi di euro che siamo costretti a chiedere cappello in mano. tttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt ttttttttttttttttt ttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt ttttttttttttttttt ttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt Risparmiamoci le proteste contro le tre agenzie: rispecchiano semplicemente il degrado della nostra guida politica. È inutile, perchè tutti l’abbiamo visto, descrivere lo spettacolo disonorevole e turpe che sulla tragica scena della crisi mondiale hanno dato i due subnormali che restano al loro posto benchè come popolo li abbiamo licenziati: le furberie dei finti tagli ai costi della politica e la convinzione che i mercati e la BCE (che ci sta pagando la sopravvivenza comprando i nostri BOT) si sarebbero bevuti la lotta all’evasione come posta credibile. I continui ritocchi, cancellazioni e giravolte nella manovra lacrime e sangue, le mille cose che hanno annunciato e poi si sono rimangiate per non scontentare nessuna lobby elettorale o casta parassitaria che alzava la voce, per cedere ad interessi anche microscopici. La grottesca incompetenza che li rende incapaci di identificare i centri di spreco, per cui adottano tagli lineari che ovviamente prestano il fianco alle critiche e proteste delle caste: governatori di regione, capetti di provincie e sindaci della maggioranza si sono sollevati contro il governo per i loro interessi e centri di potere, in perfetta armonia con l’opposzione, a dimostrazione che la Casta è Una e Indivisibile. Eppure questa sollevazione bipartisan era lì a dimostrare che lo spreco e il grasso-che-cola è lì, nella spesa delle Regioni; bastava denunciarla e metterla sotto il controllo della Corte dei Conti (a cui oggi è sottratta in nome delle autonomie): ma per questo ci vuole carattere, fermezza, autorità. Virtù che l'erotomane Bunga-Bunga non ha mai avuto, e quel poco l’ha consumato nell’esibizione delle sue attività sessuali con minorenni, nei ridicoli tentativi di farsi leggi ad personam per sfuggire ai giudici (risibilmente fallite). Nel piacere di raccontare barzellette sconce in riunioni importanti, nei cucù alla Merkel e nei colloqui telefonici con magnaccia e procacciatori. Di Bossi, l’invalido encefalico, nemmeno a parlare: dai fumi della sua testa vengono solo dei no a qualunque riforma seria, e una difesa totale delle sue clientele nordiste, che comunque non voteranno più Lega. Il vero mistero è che Tremonti metta la sua faccia e la sua firma su quelle pagliaccesche prove di finanziaria. Non vale dire, come fa un insistente lettore, che Tremonti è dell’Aspen e del Bilderberg: quel che vogliono Aspen, Bilderberg e poteri forti globali è che continuiamo a servire il debito, e invece l’attuale governo dei pagliacci ci porta dritto al default greco. Dei 3,6 punti di spread fra i nostri BTP e i Bund tedeschi, ossia di quel che noi contribuenti dobbiamo pagare in più ai debitori, almeno 2 sono dovuti all’esistenza e alla condotta di Bunga-Bunga e del Trota Primo. Il costo della loro abietta esistenza al timone dell’Italia ammonta dunque a 30 miliardi. Di tasse in più. E ciò, mentre nel mondo occidentale si consuma la più grande serie di crack della storia, e la depressione più inaudita, e dunque la sparizione del credito facile per almeno un ventennio. Lo si vede dai commenti dei blog finanziari, dalle ammissioni che adesso escono dalle grandi banche internazionali e dai loro analisti. Altrove, i politici si preparano apertamente alla più grande crisi e miseria della storia. Essi vedono chiara quella realtà che all'invalido e all'erotomane sfugge. Il ministro delle Finanze polacco Rostkowski: «Le elites europee, comprese le tedesche, devono decidere se vogliono che l’euro sopravviva, anche a caro prezzo, oppure no. Se no, dobbiamo prepararci a uno smantellamento controllato della zona monetaria». Il presidente della UE Van Rompuy: «Siamo in una crisi di sopravvivenza... Se non sopravvive la zona euro, allora non sopravviveremo come Unione Europea». Angela Merkel: «È la più grave prova che l’Europa affronta dai tempi del trattato di Rolma firmato nel 1957». Stehpane Deo, Paul Donovan e Larry Hatheway analisti della UBS: «Gli Stati membri sarebbero in forma economica migliore se non fossero mai entrati nell’euro. L’unione monetaria è stata venduta a metà alle popolazioni europee». Vi risparmio gli allarmi di Christine Lagarde la capessa del FMI, e Mervyn King governatore della Banca d’Inghilterra. Chi parla (Tremonti) di un salvataggio attraverso l’emissione di eurobond, sogna ad occhi aperti. La prospettiva è stata esclusa dal governatore della Bundesbank; l’89% della popolazione è contro i salvataggi dei Paesi meridionali, non solo per motivi economici (sarebbero i tedeschi a pagare), ma lucidamente politici. «Siamo avviati alla dittatura finanziaria dei banchieri», ha gridato Peter Gauweiler, membro CSU del Bundestag: «Non sosteniamo la Grecia, sosteniamo 25-30 banche d’investimento globali e le loro pazzesche attività». Un analista su Zero Hedge offre la sua consulenza a pagamento così: «Se non avete ancora fatto i passi per preparare il vostro portafoglio e i vostri cari, il momento è questo: perchè col ritmo in cui vanno le cose, possiamo vedere un crollo del mercato nelle prossime due settimane... e non è tutto. Se il sistema bancario europeo collassa, possiamo subire un rischio sistemico con chiusura obbligata delle banche, scarsità di cibo, disordini civili... ». «Siamo al finale di partita di un trentennio di deterioramento insostenibile dei salari», e lo scrive non un sinistrorso, bensì il principale analista della Societé Generale, Geremy Grantham: deterioramento mal compensato dai prestiti bancari facili e seconde ipoteche che la classe media s’è vista offrire in cambio della perdita del potere d’acquisto perduto in favore degli ultra-ricchi. Ma ormai, «la scelta di qualche forma di condono del debito sui mutui (americani) diventa sempre più necessaria», insieme con una riforma fiscale che «abbassi le tasse sul reddito e sui consumi per il 75% dei salariati inferiori, e tasse più alte per il 10% superiore. Non si tratta di egualitarismo comunista, ma di tornare alla più equa distribuzione dei benefici che vigeva nel decennnio della presidenza Eisenhower. E non si dica che ciò danneggia la crescita economica: gli anni ‘50 e ‘60 furono di continua e sostenuta crescita». (The Grantham manifesto) E se questi discorsi vengono da analisti ufficiali al servizio del capitale, vuol dire che la paura è davvero grande, e in quegli ambienti s’è pronti a moderare la rapina speculativa e ad abbandonare i dogmi liberisti vigenti, non solo per scongiurare la nuova Età dei Ghiacci, ma le rivolte sociali. S’intende, questi signori continuano a difendere l’obbligo di servire il debito da parte degli Stati, e sono per la durata dell’euro «a qualunque costo». Perchè, interloquisce Albert Edwards (UBS), «il costo economico è in molti sensi la minore preoccupazione che gli investitori debbono avere nel caso di una fratturazione dell’Euro. Molto peggiori sono i costi politici. Il soft power, l’influsso internazionale dell’Europa cesserà», dice Edwards, ma aggiunge: «Vale la pena di osservare che nessuna unione monetaria basata su moneta creata dal nulla s’è rotta senza qualche forma di governo militare o autoritario, o guerra civile». L’esempio, qui, è la rottura della zona del rublo dopo la frammentazione dell’URSS. Esempio non del tutto pertinente: se è vero che a Mosca vige l’autoritarismo di Putin e nelle repubbliche ex-sovietiche dell’Asia centrale sono avvenuti disordini civili, è anche vero che i Paesi baltici sono usciti dal rublo senza suscitare interventi militari. Ma l’analisi di Edwards intende far paura a chi «parla alla leggera di una spaccatura dell’euro». Interessante lo scenario che Edwards ha stilato per l’uscita dall’euro di un Paese forte, come la Germania: oltre alle difficoltà per il governo che possono arrivare all’insediamento di regimi autoritari per reprimere la protesta, o fratture civili sulle linee di faglia sociale (per esempio, ipotizzo, fra Germania Est e Germania Ovest?) oltre alla disoccupazione per il calo delle esportazioni (la nuova moneta tedesca si rivaluterebbe di un 40%, l’export crollerebbe del 20%), il bisogno urgente di ricapitalizzare le banche, l’analista calcola press’appoco il costo dell’operazione in termini puramente monetari: da 6 a 8 mila euro a persona il primo anno, 3.500-4.500 l’anno seguente. «Ciò equivale al 20-25% del PIL, molto più costoso che salvare Grecia, Irlanda e Portogallo con un 50% di perdite (per le banche creditrici tedesche): questo costerebbe poco più di 100 euro pro capite, una volta sola». Ben altrimenti grave, ci dice l’analista, la secessione dall’euro di un Paese debole (Grecia, ma anche Italia? Su questo tace). «Lo studio UBS suppone che lo Stato debole vedrebbe crollare la sua nuova moneta del 60% rispetto al blocco euro rimasto... il massiccio default sovrano e delle imprese genererebbe un accresciuto ‘premio di rischio’ per ottenere capitali, ammettendo che il sistema bancario interno restasse ancora capace di fornire capitale: una stima prudente pone questo aumento del premio di rischio a 700 basis points»; ciò significa uno spread di 7 punti interi tra il Bund tedesco e il nuovo BTP in lire: un 9-10% di interessi. Un po’ meno di quanto ne pagavano i titoli di Stato quando avevamo la lira, e non è morto nessuno, anzi vi sono stati anni di miracolo economico. Ma non basta. «Lo studio suppone un declino del valore dei commerci del 50%, nell’assunzione che dall’area euro rimasta sarebbero imposte tariffe per compensare il deprezzamento dello Stato secessionista’, ossia la sua aumentata competitività. Ben deciso a farci paura, l’analista ‘pone il costo iniziale della secessione, per una nazione sud-europea, a 9.500-11.500 euro a persona per cittadino, crescente a 3-4.000 a persona negli anni seguenti data la stagnazione di governo e l’indebitamento ad alti costi». (Who is the doomiest of all?) Ma l’analista evita di ricordare che questo costo, così proibitivo, è solo la metà del costo che pesa su ogni cittadino italiano a causa del terzo debito pubblico del mondo: 30 mila euro a testa, bambini e suore francescane comprese. Un costo che, in tutto o in parte, sarebbe alleggerito da un nostro default. Supponendo una ristrutturazione del debito parziale al 50%, essa compenserebbe il costo aggiuntivo valutato dalla UBS: pari e patta, e in più il recupero della sovranità monetaria, l’acquisto di competitività e la batosta inflitta ai creditori speculativi. Il vero problema sarebbe che lo Stato, per anni, non potrebbe finanziarsi se non con le imposte, non potendo ricorrere facilmente ai mercati esteri; il che non pare, dopotutto, un male assoluto, perchè lo Stato sarebbe costretto a ridurre la spesa pubblica parassitaria in cui sguazzano le Caste. Più che terrore, la prospettiva che ci dà lo studio UBS genera qualche tentazione... Il fatto che grandi banche comincino a discutere e a valutare apertamente la possibilità di un default di Stato – argomento fino a ieri tabù – è per sè indicativo. Sono loro ad aver più paura. Vedo che, per questo, qualche blogger italiano sembra attribuire al Cavaliere e Trota Primo, o almeno a Tremonti, il disegno di portare il Paese proprio al default salvifico. Ciò sembra attribuire ai pagliacci un eccesso di astuzia, una finezza machiavellica di cui non hanno mai dato prova: essi sono pieni sì di furberie, ma minime, provinciali, clientelari. In 17 anni, il Cavaliere non è riuscito a portare a termine nessuna riforma di struttura, nemmeno quella che gli interessava di persona, il disciplinamento della magistratura. Bossi concepisce il federalismo come un portare qualche uffico ministeriale a Monza, e ciò dice tutto sulla sua grande visione. Tremonti s’è fatto sorprendere dagli eventi più volte in due settimane, ed ha dovuto aggravare l’IVA, la supertassa che teneva da parte per coprire i costi proibitivi del federalismo – quando ormai all’opinione pubblica è chiaro che le autonomie regionali sono già un disastro e una spesa inutile. Tutti e tre hanno lasciato, col loro vuoto inconcludente, uno spazio enorme all’azione politica diretta (e illegale) del capo dello Stato; si trovano a capo della BCE non solo un uomo di Goldman Sachs, ma un nemico giurato della loro parte. Non sono riusciti nemmeno ad eliminare gli enti inutili «con meno di 70 dipendenti», e ben a ragione hanno suscitato proteste, perchè fra questi c’è l’Accademia della Crusca, che costa solo 250 mila euro l’anno ed è uno storico pilastro della cultura italiana; cosa che essi non hanno valutato prima, perchè sono privi di cultura, anzi persino di istruzione. Alla disperata, hanno adottato il programma di torchia fiscale di Vincenzo Visco, segno inequivocabile e definitivo della loro vuotezza ideale e progettuale. Hanno suscitato la bestia dormiente dello sciopero generale CGIL, la rivolta dei lavoratori tanto temuta dai banchieri – ma non a loro vantaggio, bensì contro il governo. Di fatto, saranno messi sotto amministrazione controllata e sostituiti con un governo non-eletto (le grandi intese) che a questo punto è forse il minor male, sempre meglio, nel tifone che incombe, che avere due pagliacci sulla scena. I pagliacci non sanno recitare la tragedia. S’intende che i delegati degli interessi altrui dovranno badare che l’Italia continui a servire il debito, che non sfugga alla torchia. L’Italia sarà, come sempre, governata dagli interessi stranieri, i quali hanno già scelto i loro delegati: basta vedere quali nomi i media nostrani incensano e coprono di lodi. Ma d’altra parte, con quale coraggio lodare Bossi coi suoi fedelissimi neanderthaliani, Berlusconi l'erotomane euforico, Calderoli, Tremonti? No. Verso il default ci andremo, ma per forza delle cose, non perchè qualcuno ci pilota. E una cosa è fallire perchè i mercati non ci fanno più credito, altra cosa è ripudiare il debito sovrano deliberatamente e coscientemente, con un atto di volontà. Per questo, occorrono fermezza, conoscenza chiara dei meccanismi delle istituzioni che a loro, dopo tanti anni, manca ancora; occorre la mano energica di chi sovviene ai bisogni urgenti delle vittime del default, che nei primi due anni (si veda l’Argentina) avranno bisogno, a centinaia di migliaia, di essere alimentate, vestite e riscaldate; l’ampia visione e l’energica durezza richiesta sui tavoli internazionali. Soprattutto, l’autorevolezza personale essenziale per far accettare alla nazione i sacrifici iniziali, in nome della crescita futura (l’Argentina cresce dell’8% annuo). Non ce l’hanno, e l’hanno comprovato da tempo. Chissà se Berlusconi si duole, fra sè, di aver speso la sua dignità ed autorità – così necessarie oggi – con le escort di Lele Mora e Tarantini. Sembra di no, del suo fiasco dà la colpa agli altri, ai mercati alle agenzie di rating, alla Casa Bianca che «proprio adesso» ha deciso di far la faccia feroce con qualche banchiere... è fatto così, e non cambierà. Chiamatelo «povero cretino», e lui diramerà all’ANSA il seguente comunicato: «Smentisco, non sono affatto povero». Bossi farà il gesto dell’ombrello, del dito levato, pronuncerà qualche borborigmo minaccioso e insultante, credendo così di dimostrare il carattere che non ha. Pagliacci senzapalle, è brutto che ci lasciamo guidare da costoro. Ma a ben pensare, la formazione di caratteri non è una virtù che venga coltivata in Italia, in nessuna sede scolastica o militare o politica. In nessun ambiente, tenace onestà e costanza della volontà costituiscono una carta vincente per alte carriere e responsabilità; anzi al contrario, si premia l’arrendevolezza, l’opportunismo, la mancanza di carattere. Il solo a memoria d’uomo che avesse dimostrato qualche misura di risolutezza, l’abbiamo cacciato a morire esiliato in Tunisia, ancor oggi colpito da damnatio memoriae. Cosa volete, siamo noi italiani così, e ci scegliamo politici così, molli, di spina dorsale flessibile, infidi e senza principii. Salvo poi massacrarli quando hanno deluso, come accade ad un popolo imbelle ma capace di occasionali ferocie: il massacro di Masaniello, il linciaggio del povero Prina a Milano (tassava troppo, a nome di Bonaparte), e ovviamente Ben e Claretta appesi per i piedi che, chissà come, meritarono il pianto di un epicedio altissimo da Ezra Pound, «formica solitaria d’un formicaio spaccato dalle rovine d’Europa, ego scriptor»: ma Ezra era americano. Ecco, forse Berlusca e Bossi dovrebbero temere, più che la non-rielezione, Piazzale Loreto. E senza alcun canto.
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Commenti
In molti blog finanziari stanno completando delle liste degli acquisti per acquistare beni in Paesi dove ci sia più fiducia e credibilità; purtroppo dal canto mio non posso accomunarmi con questi, ma il segnale è molto forte e chi può mette al riparo quel poco o tanto che ha saputo risparmiare o arraffare da questa Italia.
E' un merito? Non lo so, ma siccome l'italiano si considera furbo può darsi che sia la mossa migliore, forse.
Nella realtà le carte del nostro destino sono già dispiegate sul tavolo dei mercati e tutti sanno come sarà tra qui a poco, forse ci vorra qualche mese o forse un anno, ma i segni incontrovertibi li non si possono cambiare.
La stessa Lagarde ha suggerito che è necessario che le banche europee si debbano ricapitalizzare data la quantità enorme di cartaccia che hanno in pancia e a questo annuncio le Borse hanno risposto con un bel 4% in più. Le stesse frasi riportate dall'articolo e disponibili per chiunque non hanno creato il panico che ci si potrebbe aspettare, forse è l'immagine più emblematica che il mercato aspetta che il prodotto delle sue brame si maturi a puntino fino a coglierlo maturo al momento opportuno.
Anche la stessa Israele ha subito un declassamento dalle agenzie di rating (cosa passata in totale silenzio da tutti i media) http://referer.it/1893602:
Aug. 8, 2011 Standard&Poor's Ratings Services said today that it has lowered the ratings on all U.S.-guaranteed sovereign bonds issued by the State of Israel to 'AA+' from 'AAA'.
This rating action is in line with the rating action on the United States of America that took place on Aug. 5, 2011.
The sovereign credit ratings on Israel remain unchanged at 'A/A-1'.
The outlook is stable.
Insomma se l'Europa piange Israele non ride, almeno su questo versante e le raccomandazioni ultime di Obama sul sostegno di 500 miliardi di dollari sono solo fumo sugli occhi, salvo poi non gettare altra cartaccia con il prossimo QT3 che questa fine settimana verrà discusso tra i vari pensatori finanziari del G7.
Siamo i mano a dei pazzi furiosi e noi popolo minuto, senza arte ne parte, dobbiamo accettare supinamente quello che quattro personaggi decideranno.
Grazie ai pagliacci senzapalle europei non è escluso che in futuro il capitale accetterà la coesistenza con una classe media imprenditoriale , tanto più sapendo che questa è il motore di ogni tipo di ricchezza.
Quindi vede giusto il direttore che non manca occasione per frustarli, con la speranza che facciano di più, mentre i servi di un avvenire sinistro è giusto che non vengano neanche nominati, con la speranza che scompaiano anche dall’opposizion e.
E' possibile che la salvaguardia degli interessi locali (come il "portare qualche uffico ministeriale a Monza") venga messa davanti a tutto anche in una situazione di allarme come quella attuale?
Oppure anche Tremonti si è rivelato incapace come gli altri due?
Dal cappello della sua "mediata" patrimoniale ha cambiato tutto per non cambiare nulla, ed è anche pagato per fare il mago della finanza.
Detto ciò, volevo dirLe: ha fatto caso, che nei vari tiggi (certo è, che ne vedo pochini), il Berlusconi, non è più attaccato con la solita perseveranza? Anzi... stanno indagando dei personaggi che "ricattavano" il Cavaliere? E tutto questo, da quando questo governo ha demandato tutto alla BCE e a Draghi?
Mi sbaglio?
Mi stia bene Direttò, è sempre nelle mie preghiere.
Marco
Stanno cominciando ad accorgersene anche alcuni ambienti industriali più intelligenti ed “illuminati”.
Cominciano a considerarlo come un vero e proprio “investimento”, destinato a dare i suoi frutti nel futuro. E così sarebbe.
L’unico modo per fornire “benzina” al motore economico è riaccendere la propensione al consumo di beni e servizi.
Una rimodulazione delle aliquote IRPEF, a favore delle categorie meno abbienti, oltre ad agire in tal senso (e a SALDI invariati per lo Stato) favorirebbe la ripresa della produzione (non avendo ripercussioni su salari e redditi d’impresa), e quindi conseguentement e dell’occupazion e, e contribuirebbe anche al miglioramento dei conti pubblici e quindi al miglioramento del rapporto debito/PIL.
Peccato che i nostri politici non siano altrettanto lungimiranti, ed “illuminati”.
Quell'aereo è buono solo per il bombardamento a tuffo, come il nostro vecchio "Picchiatello".
E' opportuno che costoro, invece di dare soldi a Lega, PDL o PD per micragnosi interessi, finanzino un partito nazionalista, socialista e cattolico. In fin dei conti basta fare un giretto su internet: la rete pullula di persone valide che possono costituire la base di un grande movimento.
Certo, sarebbe avversato: ma questo non può esimere chi DEVE a fare questa scelta. Altrimenti non c'è scampo!
Se un movimento del genere va al potere, in 3-4 anni sono sistemate le cose.
E' una cosa che bisogna far capire presto a chi può ancora mettere mano alla tasca... senza patire la fame... per la realizzazione di un vero movimento popolare e sociale che dica pane al pane e vino al vino... fino alla presa del potere!
la gente è disgustata dal fatto che i nostri governanti si fanno dare ordini da un cricca di parassiti non eletti.
Daltanius
Solo un grande movimento nazionale, patriottico, socialista e cattolico potrà riportare il destino di un paese molle e negletto verso migliori lidi.
Riprendiamoci il Paese. Basta rancori e divisioni personali, cacce agli untori di turno o capri espiatori dell'ultimo momento.
La grande finanza apolide e senza Dio teme una sola cosa, la rivolta delle masse guidate da spiriti patriottici e non su libro paga.
In Austria è stato assassinato pochi anni indietro l'europeo che ha osato ribellarsi.
Quella è la via da intraprendere, un solo popolo, una sola nazione, qualcuno incomincia, gli altri popoli andranno dietro.
Altrimenti è finita, spegniamo pure la luce per un ventennio. Il nuovo ordine mondiale è in arrivo.
SIC TRANSIT GLORIA MUNDI
Il grosso del debito pubblico l'ha fatto proprio lui.
Giovanna
Il “Sistema Italia” è irriformabile dall'interno: siamo una nazione dove è accettato come normale che gli amministratori di condominio prendano la mazzetta del 10%, dove anche il Penati di turno non fa più scandalo, dove ai dipendenti comunali nullafacenti non viene fatto nemmeno un rimbrotto, dove i funzionari parassitari del Quirinale guadagnano più di un neurochirurgo, dove il diritto e la giustizia sono irrisi e calpestati quotidianamente dai più forti o dai più furbi, dove da 10 anni il fisco si dimentica di chiedere i soldi del condono. Chi ha l'autorità morale in Italia per imporre sacrifici? I politici? I banchieri come Profumo che hanno distrutto il rispamio privato e che hanno portato il sistema al collasso? I nostri formidabili imprenditori con i soldi degli altri come Tronchetti Provera o De Benedetti? O forse i sindacalisti di professione che non hanno mai lavorato un ora in vita loro? L’italia è un Paese feudale comandato da piccoli signorotti che non vedono al di la del proprio naso, ablili a scaricare sui vassalli, valvassori e sul contado i guai che combinano, sempre in sella, gattopardescame nte sempre sulla cresta dell'onda, a cambiar tutto perchè nulla cambi.
A questo punto lasciamoci governare dalla Merkel, ma direttamente senza intermediari, come i prodotti a filiera corta, senza intermediari. Conviene...
Osservando quello che succede all’economia del mondo, si “vede” chiaramente che non c’e nessuna CRISI.
E’ semplicemente la più grande opera teatrale mai vista nella storia!!! Si basa sulla favola di Pinocchio.
Guardando la scaletta siamo all’atto in cui il paese dei Balocchi rivela la sua vera natura!!!
Guardate questo filmato e ditemi se non trovate l’interpretazio ne degli attuali economisti/bocconiani veramente superlativa:
http://www.youtube.com/watch?v=o4ocp9UE4xo
Secondo me tutti i grandi economisti meriterebbero il premio OSCAR come migliori attori, per aver creato la più grande opera teatrale mai vista nella storia (e che dura da moltissimi anni)!!! Un’interpretazi one che rimarrà negli annali del teatro... e non solo...
Un’interpretazi one così strabiliante che molte persone hanno confuso la fantasia con la realtà!!! (Il sogno di ogni interprete).
L’unico problema è che Tutti pensavano che il biglietto fosse gratis (i soliti crumiri che vogliono la qualità senza pagare)... invece ora si scopre che il costo per aver assistito passivamente allo spettacolo più grande della storia avrà un prezzo che pochi potranno permettersi!!! Ed ora tutti a prendersela con gli attori dello spettacolo (vedi specialisti, economisti, bocconiani...)!!!
I grandi attori è giusto che vengano pagati per la loro bravura interpretativa (e ricordate che solo i migliori interpreti hanno potuto recitare nel palco televisivo (si chiama meritocrazia).
Signori se non volevate pagare il biglietto, dovevate uscire al primo atto, e non dopo aver assistito a centinaia di esibizioni...
Bastava leggere la favola di Collodi per capire che il mondo virtuale creato dall'Occidente era solamente un grande PAESE dei BALOCCHI!!!
Ora la più grande idea imprenditoriale che si possa mettere in campo, è quella di creare una fabbrica per costruire orecchie d’asino!!!
Il problema è che la domanda sarà maggiore di qualsiasi offerta!!!
Buona Giornata a Tutti,
Eddi
Può essere che io sia completamente ignorante sulla questione, ma, a parte la politica estera filoaraba, non mi è mai sembrato un gran personaggio politico. Anzi, lui è la causa di Berlusconi, suo amico, al quale ha prestato soldi e concesso favori televisivi, ragion per cui ce lo saremmo trovato oggi proprio assieme a lui con moltissima probabilità.
Se legge questo messaggio, ma anche qualche lettore o amministratore di FdF può intervenire ovviamente, la prego di spiegarsi perché questa posizione non la comprendo proprio.
Ne vale la pena? Con l'attuale sistema politico no, ma con persone diverse e con le giuste alleanze estere, forse sì.
Il problema è che nessuno degli attuali politici sarebbe in grado di attuare quanto pensi.
Giuliano
Si diceva: noi non siamo come la Grecia. No? Non abbiamo anche noi fatto carte false per entrare nell'euro? Non abbiamo approfittato dei bassi costi del denaro per aumentare la spesa pubblica invece che fare riforme di struttura? E i sindacati, non sono gli stessi? Contro chi hanno scioperato, contro la crisi?
Anche io giudico il rapporto della UBS come un esercizio di terrorismo psicologico per continuare a tirare a campare con la finanza attuale. Quello di cui hanno più paura non è la guerra civile causata dal collasso dell'euro (che non ci sarà), ma una seria riforma finanziaria che metta fine, una volta per tutte, a questa dittatura delle banche e al gioco d'azzardo finanziario che sta affossando l'economia di tutto il continente.
Maurizio torna in pista con una "Ferrari intellettiva"...
Ma se le tariffe non vengono imposte nemmeno alla Cina, pur con la competitività che ha per essere fuori di ogni criterio compatibile con il lavoro nell'Unione Europea, perché mai dovrebbero essere applicate agli Stati secessionisti?
Senza contare che il dotarsi di una moneta nazionale, abbandonando l'Euro, non significa uscire dall'Unione. Polonia insegna (e campa bene).
Inoltre tutti e tre hanno eletto presidenti che sono cittadini americani o canadesi:
Estonia: Mr. Ilves
Lettonia: Mrs. Vicka Freiberga (canadese)
Lituania: Mr. Adamkus
Pensare quindi di creare una consapevolezza storica diversa?
Ci sono persone, come Blondet, capaci e colte, che potrebbero aderire, e iniziare a riscrivere la verità attraverso conferenze in giro per l'Italia?
Grazie per l'attenzione.
Luciano
Ma non dispreziamo troppo Bossi, che oggi avrà i suoi problemi, ma se il Nord lo avesse seguito, nell'oramai lontano 1996 con la Secessione, adesso avremmo tutta un'altra storia.
Purtroppo adesso è malato, non so quanto sia lucido (che sia stato avvelenato?) ma nella Lega ci sono anche persone che ragionano, persone che ci san fare.
Portare i ministeri a Monza forse è il massimo che possono ottenere, hanno solamente il 10% a livello nazionale.
Se il Nord, la Padania non dovesse pagare quei 50 mld di Euro al Sud come saremmo messi?
Il NORD deve svegliarsi, o si sprofonda come il Sud, ma che si può fare se Napoli, la città più povera dell'Occidente, esporta (pagando) solo immondizia?
O per Lei, caro Direttore, Bossi nel 1996 non ci aveva visto giusto?
Bossi è quello ripreso al tavolino di un bar col sigaro in bocca scamiciato e circondato da inutili guardie del corpo padane? Al Capone aveva più stile.
Le uniche cose buone uscite dalla Lega le aveva dette il mai troppo compianto professor Miglio, il resto è stata solo presa per i fondelli dei cittadini del nord e corsa alle poltrone.
Bossi avvelenato??? Suvvia non diciamo idiozie, avvelenato da chi e perchè? E l'utile idiota che tiene buono il popolino...
Non sarebbe stato un bene per la Padania?
E probabilmente anche il Sud si sarebbe svegliato dal torpore in cui vive, ma forse siamo ancora in tempo.
Citazione EdoardoCas:
Bossi non è stato avvelenato: le sue attuali condizioni sono la conseguenza di una notte di baldoria sessuale con due femmine, imbottito di viagra.
Non abbiamo fatto la secessione dall'Italietta del 1996 e ora vogliamo secedere dall'Europa di Mastritch?
Cari saluti
Siamo più forti della Germania!
1. nazionalizzazio ne della Banca d'Italia
2. emissione della moneta da parte della Banca d'Italia senza signoraggio
3. rinazionalizzaz io ne di tutti quei servizi pubblici (luce, acqua, gas, ecc.) a cui tutti i cittadini hanno diritto di accesso a prezzi calmierati
4. uscita dall'Euro e ritorno alla Lira (o in alternativa tenerci l'Euro ma stampato dalla Banca d'Italia nel frattempo nazionalizzata) . Utilizzando la Lira (sicuramente svalutata) ma esportando fior di prodotti e tecnologia in Euro faremmo tremare tutta l'Europa costringendo probabilmente anche gli altri Paesi a fare la stessa cosa
5. reintroduzione dei dazi alle importazioni da Paesi non EU (anche se sdoganati e transitanti nei Paesi EU)e relativa difesa delle produzioni e della mano d'opera italiana
6. uscita dalla NATO
7. via tutti i militari in missione all'estero
8. ripudio di ogni regola dettata dal FMI, dalla BCE e dalla Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea
9. ripudio e disconoscimento di qualsiasi giudizio o valutazione provenga dalle famigerate "agenzie di rating" americane
10. uscita da Schengen e da Maastricht
11. gli stipendi dei politici incluse le più alte cariche dello stato devono stare tra i 1.500 e i 2.000 Euro al mese (in alternativa possono andare a zappare la terra). Abolizoni delle auto blu e di ogni forma di privilegio (se non per motivi strettamente legati alla professione)
12. le pensioni ritornano a 60 anni
13. tutto il sistema sanitario deve essere gratuito ed efficiente (non si può dire "non ci sono i soldi" in quanto uno Stato sovrano in tutto può fare ciò che vuole e come vuole)
14. finanziamento della ricerca innovativa in ogni settore garantendo ai nostri migliori ricercatori la loro carriera in Italia
15. ristrutturazion e di tutto il sistema mediatico televisivo e cinematografico
16. introduzione a tutti i livelli del revisionismo storico per divulgare le verità taciute e nascoste.
Mi fermo perché i punti sarebbero almeno un centinaio. Certo è una strada che porta a farsi dei nemici, ma è la sola alternativa ad uno stato di servitù e degrado perenne.
Saluti
Gian Franco Spotti
Soragna (Parma)
Aggiungerei l'abolizione del ministero per le Pari Opportunità, la messa fuorilegge dell'aborto, l'incoraggiamento dell'agricoltura su scala familiare.
Maurizio Barozzi
Il giorno dopo le truppe alleate stanziate in Libia sbarcherebbero, di nuovo, in Sicilia e inizierebbero a risalire lo stivale.
E chi ci difenderebbe?
Forse, i nostri soldati sparsi per il mondo?
Di primo acchitto è la risposta più ovvia.
Ma ccsì potrebbe non essere.
Il noto campionario della NATO (Sanzioni, menzogne spudorate e bombe umanitario-preventive) stavolta potrebbe frantumare la rete di criminale omertà delle nostre caste e dare luogo a quella che porterebbe essere una vera e propria rivoluzione. Stiamo parlando dell'Italia, perbacco!
Se la verità inizia un suo percoso gli effetti sarebbero spettacolari Le piazze si riempirebbero di cittadini incavolati e comunque speranzosi di ottenere un futuro migliore. I nostri generali in seno NATO potrebbero avere una serie crisi di coscienza e agire di conseguenza.I nostri giornalisti potrebbero occupare i posti di lavoro e fare finalmente il loro mestiere.
Gli altri Paesi "fratelli o cugini occidentali "potrebbero essere a loro volta contagiati dallla brezza italiana che spira a ragion veduta perchè non è che loro se la passino bene con questo euro e questa Europa.
A questo punto il mostro della globalizzazione e dei mercati padroni si rivelerebbero per qeullo che sono effettivamente: una una tigre di carta. Qualcuno provvederà a neutralizzare il dottor Stranamore. Provare per credere.
Chi comincia? Boh!
A pensarci bene potrebbe essere il nostro vituperato: vai Silvio! Dai uno schiaffo morale ai tuoi critici ed anche ai tuoi sostenitori delusi
Mi manca però una tessera importante del mosaico. Continuo infatti a chiedermi: su quali basi macroeconomiche potrebbe poi innescarsi la ripartenza? Voglio dire, l'Argentina era (ed è) ricca di risorse, ma noi? Abbiamo perso nel corso di questi anni alcuni settori strategici: la chimica, la telefonia, tanto per citarne solo alcuni. Non parliamo poi del manifatturiero, dell'elettronica. Siamo un importatore assoluto di risorse energetiche, avendo pressochè nulla di cui poter disporre autonomamente. I nostri gioielli sono stati già svenduti a partire da un paio di decenni fa e la cultura del sapere, del fare e del sacrificio è pressochè scomparsa. Non parliamo poi del sistema dell'istruzione.
Qualcuno potrebbe aiutarmi a comprendere come comporre il mosaico?
Silvano
Mi permetto di aggiungere due considerazioni, la prima su Tremonti-3morti. Un collega di Università, valtellinese, che chiamerò Caio, conosciuto qualche anno fa mi raccontò che mentre guidava in macchina in Valtellina un pedone gli si para a mo' di capra all'ultimo momento e fuori dalle strisce pedonali. Sfortunatamente (dico io) Caio riuscì ad evitarlo, chi era? Ma ovviamente Tremonti! E ci stupisce ancora se come economista continua a fare ca...? Qualcuno si ricorda di una frase da lui pronunciata, in risposta ad una domanda di un giornalista sullo stato dell'economia italiana? Giulio rispose: "L'economia è solida ma è anche liquida".
La seconda considerazione riguarda un eventuale ripudio del debito estero. Lei ha citato il caso dell'Argentina del 2001. A me fa venire i brividi pensare all'Argentina; nel 2003 il radicale Nestor Kirchner (J) vince le elezioni politiche, poiché l'altro candidato arrivato al secondo turno, "el turco" Menem (J), ritira la sua candidatura. Dal 2003 prima Kirchner, poi, dopo la sua morte, la moglie Cristina Wilhelm Fernandez de Kirchner (J) hanno tenuto il potere fino ad oggi. Tra il 2003 ed in 2005 ho avuto modo di vedere da vicino l'Argentina e mi ricordo che nel 2004 il governo dovette distribuire gratuitamente il D.N.I. (l'equivalente della nostra carta d'identità), in quanto gli argentini non lo rinnovavano non avendo i soldi per pagare la relativa tassa. Fino a che quest'anno si è toccato il fondo, l'autista di un autotreno con un carico di bestiame (mucche) destinato al macello ha un'incidente e il tir si ribalta. Il bestiame fuoriesce impaurito dal rimorchio, la notizia si diffonde tra le persone - periferia povera di Buenos Aires - del posto, che accorrono armate di coltelli, uccidono, fanno a pezzi e portano via al laccio tutte le mucche che riescono a prendere prima dell'arrivo della Polizia. Il giorno dopo la "Presidenta" de Kirchner lancia il programma "carne para todos" (carne per tutti), l'intenzione di vendere la carne a prezzi inferiori a quelli di mercato ai poveri. Che carne potranno mai ricevere in un Paese dove una porzione di carne al ristorante costa l'equivalente di 20 euro? Naturalmente quella transgenica. E la de Kirchner ha ottime chances di essere rieletta alle elezioni di ottobre.
Questa è l'Argentina oggi. Speriamo di non fare la sua fine!
Direttore, ma non si è accorto che il vero capo di governo non è Berlusconi, che non conta un ca..., ma proprio Tremonti, riverito dai poteri forti al punto che hanno fatto passare l'affitto in nero ed il fatto che non si fidi della finanza come una bagatella?
Si teme una depressione inflazionistica ancora peggiore
http://theinternationalforecaster.com/
By Bob Chapman, September 3rd, 2011.
Spiegazione del perchè oro ed argento saliranno e, soprattutto, interessante informazione - omessa dalla stampa - su una sentenza prevista per il 9 e 15 settembre prossimi sulla legittimità dell'acquisto di bond italiani e spagnoli da parte della BCE...
L’indebolimento delle monete delle nazioni del mondo procede nel generale disinteresse e, naturalmente, sono USA, Gran Bretagna ed Europa a guidare la schiera. Quello che stanno facendo tali nazioni, insieme ad altre, è risvegliare le forze sopite dell’inflazione per distruggere il valore delle proprie monete.
In Europa, i tedeschi – negli ultimi sei mesi – hanno ripetuto nelle elezioni di non voler continuare a foraggiare le nazioni quasi-insolventi dell’Eurozona e di non voler partecipare alle emissioni di eurobond. I tedeschi sono giustamente preoccupati per il valore dell’euro e gli acquisti illegali di Buoni del Tesoro emessi da Italia e Spagna.
A partire dagli anni ‘60, la creazione di credito e di denaro è cresciuta a dismisura rendendo il denaro una cosa ridicola – e praticamente creando un sistema che dipende dal credito illimitato. Nonostante le distorsione causate da tale sistema, Wall Street e la City di Londra adorano tale situazione perchè una tale linea di comportamento favorisce la speculazione ed i maggiori profitti.
Bisogna ricordarsi che è la crema della crema ad aver messo in piedi questo abominio monetario e che ben sapeva anche a quali conseguenze avrebbe portato il frutto del suo lavoro. Ora, quelle stesse persone fanno finta di essere sorprese davanti ai risultati del loro sistema di saccheggio e tutto sembra così a buon mercato per loro da chiedersi se siano così ingenui da credere alle statistiche; noi non lo crediamo. Dunque, quello che stanno facendo lo stanno facendo deliberatamente . Riteniamo sia difficile credere che in questo scenario di instabilità titoli ed obbligazioni siano in qualche maniera a buon mercato. Se fosse così, qualcuno potrebbe spiegarmi come mai l’oro si venda a 1.900 dollari l’oncia e l’argento a 50? Se l’oro e l’argento – quale riflesso dell’attuale disordine monetario – sono così insignificanti per Wall Street, perchè sia loro che la loro privata Federal Reserve – insieme con il President’s Working Grouping on Financial Markets – devono manipolarne il prezzo? Perchè oro ed argento riflettono un sistema finanziario corrotto. Solo la settimana scorsa abbiamo visto una scorribanda di 3 giorni, portata avanti dal governo e dai suoi padroni ed associati a delinquere, che ha preso l’oro a 1.900 dollari l’oncia e l’ha fatto scendere a 1.700. Un modo molto stolto di procedere; nondimeno questo è quello che hanno fatto.
Il che smaschera quello che il governo fa e che tutti dovrebbero vedere: manipola proprio davanti ai vostri occhi. Dunque, ancora una volta, persone disperate fanno cose disperate; così noi, mercoledi, diffondemmo il consiglio di comperare giovedi mattina quando l’oro sarebbe entrato nel range 1.700/1.725 dollari l’oncia. Ed infatti ha raggiunto quella soglia e come previsto ha fatto una inversione ad U per concludere la settimana a 1.830,60. Un’inversione di oltre 100 dollari. Non passerà molto e l’oro sarà nuovamente a 1.900, l’argento a 44 e poi ancora a 50. Questi cospiratori possono credere di essere i padroni dell’universo, ma non lo sono.
Pochi credono che Keynes fosse un fascista, ma lo era, e tra il fascismo corporativista ed il Socialismo Fabiano non c’è questa gran distanza.
Ricordatevi, questi erano gli operatori di Wall Street che in parte finanziarono Adolf Hitler. Una recente valutazione indica che le riserve internazionali accantonate ammontino a 3 trilioni di dollari e provengono da acquisti sul dollaro per mantenere costanti i guadagni dagli scambi esteri in dollari e per mantenere la loro capacità di creare credito. Va osservato che le riserve di cambio straniere in dollari sono scese, negli ultimi 3 anni, dal 70% al 59%. Una bella riduzione.
In Europa, come detto già in precedenza, si trova la miccia che farà esplodere la bolla del debito globale, nel momento in cui le sei nazioni debitrici scopriranno che non si potranno rifinanziare o che non potranno farlo ad un tasso ragionevole. Tutto quello che possiamo vedere è incertezza e rifiuto: le nazioni solvibili ne hanno avuto abbastanza ed i debiti che stanno finanziando potrebbero rendere loro stesse insolventi, stanno infatti rilevando delle posizioni che non potranno mai essere rimborsate.
Su queste nazioni senza speranza è stata imposta l’austerità, che determinerà un rallentamento della loro economia ed un calo delle loro entrare, che è l’esatto opposto di quello di cui hanno bisogno le economie di quei Paesi. Questo condanna al fallimento le loro economie che, sostanzialmente , sono (già) state strangolate.
Quando cadranno i primi pezzi del domino, cadranno le opzioni e poi cadranno i derivati e crollerà l’intero castello di carte. Si sta creando un gigantesco deterioramento del debito, deterioramento che è a livello mondiale e che continua ad essere posticipato dalla creazione di denaro e credito da parte delle Banche Centrali. La fiducia sta definitivamente scomparendo a causa delle politiche delle differenti nazioni e del loro accumulo di debito. Politici e burocrati per la maggior parte si sono lavati le mani dei problemi, il che li ha resi ancora peggiori; per loro è ancora oggi più importante schierarsi a favore di un governo mondiale che non riparare i problemi sottostanti. Inoltre, la loro incompetenza è evidente come un faro che lampeggia.
I capi fanno solo quello che la finanza dice loro di fare e la vendita di titoli di Stato per rifinanziare i debiti non è la risposta; bonificare il sistema è la risposta, ma non è questa la linea che il settore finanziario vuole intraprendere. I tedeschi lo sanno, perchè sono abituati a confrontarsi con le avversità. Sanno anche che gli Eurobond non sono la risposta e che l’Euro è già stato danneggiato abbastanza. I tedeschi ritengono che la situazione sia ormai fuori controllo e che peggiori battendo moneta.
Negli USA abbiamo visto la FED prestare denaro alle banche, negli ultimi 3 anni, praticamente a tasso zero e quindi permettere alle banche di prestarlo di ritorno alla FED ad alti tassi, garantendo così alti profitti a rischio zero, ma impoverendo chi ha preso in prestito. Potete immaginare che razza di inflazione salterà fuori quando questi fondi verranno monetizzati? È solo per questo che le cifre della FED mostrano che ora l’eccesso di riserve sta uscendo dalla FED: il denaro deve fluire nell’economia tramite nuovi prestiti. Tra giugno, luglio ed agosto, se ne sono usciti quasi 8 miliardi di dollari che finiranno in altri prestiti. Sull’altro versante, i fondi sono monetizzati quando vengono dati in prestito, il che si aggiunge rapidamente all’inflazione.
Come già detto, non puoi avere una torta ed averla anche mangiata. L’inflazione accelererà a breve e questa è una strategia della FED – che noi riteniamo stia orchestrando il tutto – per far procedere di nascosto il QE 3.
Se le banche inizieranno a far prestiti alle medie e piccole attività, potrebbe non aumentare la disoccupazione e potrebbe esserci una ripresa accompagnata da una inflazione ancora più alta. Se la cosa non dovesse funzionare, dovremo attenderci una grossa guerra per salvare gli elitisti. Tutto ciò porterebbe alla fine del sogno americano.
Ogni giorno che passa è sempre più ovvio che USA, UK ed Europa vanno verso il fallimento finanziario ed economico. Molti credono che sarà una rapido, ma non lo sarà. Il governo, Wall Street, il sistema bancario, non hanno risposte fisse, sanno solo contenere i danni ma ad un prezzo inaccettabilmen te alto ed è per questo che non sanno fermare la salita di oro ed argento il cui mercato è diventato un mercato di contante virtuale che, se proseguirà, determinerà un esodo dal Comex direttamente nel mercato del denaro contante.
I grandi compratori di oggi non necessitano di margini (di guadagno), e ciò risulta una novità per i mercati negli ultimi due anni; ed anche il ritmo dei loro acquisti è cresciuto. Quando governo, Wall Street e banche spingono giù il prezzo di oro ed argento, come hanno fatto negli ultimi 4 mesi, non fanno altro che dare a questi compratori l’opportunità di acquistare a minor prezzo. Se questo non è idiota, non sappiamo cosa lo sia.
Quelli dentro al sistema avrebbero dovuto approfittare dell’opportunit à di ripulirlo all’inizio degli anni ‘90 ed all’inizio degli anni 2000, ma non erano interessati e le conseguenze le paghiamo oggi. Negli ultimi anni, pochi anni, il credito è stato prosciugato ed il prezzo delle abitazioni è crollato privando le famiglie di un sistema che creava loro liquidità che veniva usata per pagare i conti. Ci sono ancora le carte di credito, ma sono stati abbassati i limiti di utilizzo ed alzati i tassi debitori. Ora gli americani sanno che non possono più ricavare facilmente denaro dal sistema, dato che i loro beni diminuiscono e le loro case continuano a perdere di valore. Sanno che milioni di abitazioni sono in via di pignoramento ed altri milioni sono in arrivo, il che significa che la ripresa del mercato immobiliare è lontana molti anni.
Tutti i palliativi sociali e le sospensioni di tasse sulle quali la gente sta facendo conto, non fanno che prolungare l’agonia e tutti gli economisti ed analisti ne sono consapevoli, ma dicono poco o niente perchè se parlano li cacciano. È in questo modo che tale situazione viene portata avanti. Tutti sanno che i governi, la BIS (Bank for International Settlements), ed il FASB (Financial Accounting Standards Board), hanno permesso alle aziende, soprattutto a quelle del settore finanziario, di tenere una doppia contabilità. Una cosa che ti dovrebbe portare dritto in galera.
Ma non è solo il pubblico americano ad avere difficoltà a credere al governo ed a Wall Street; anche il mondo degli affari ha lo stesso problema. Non desta sorpresa che il mondo degli affari abbia ridotto le spese, ma una buona parte di quello che continuano a spendere viene speso all’estero.
In effetti, il bisogno che il governo ha di farsi prestare soldi, ha avuto l’effetto di creare un affollamento di aziende che si fanno prestare soldi ed infatti, come si è ripetuto di recente con le obbligazioni spazzatura, non c’è nemmeno un compratore per i titoli di Stato.
Altro elemento da considerare sono le statistiche governative: un tema del quale trattiamo dalla nascita di questa pubblicazione (e che mostra come) non ci sono coincidenze, nulla accade per caso.
Il governo americano mente su tutto, basta guardare alle cifre del Prodotto Interno Lordo (GDP): i valori per il secondo quadrimestre sono stati appena rivisti al ribasso all’1% dal precedente 1,3%. Nove mesi fa avevamo previsto un 1-1/2%. Il mese prossimo ci sarà un’altra revisione che porterà quell’1% allo 0,8%.
Non si tratta di previsioni ottimistiche che vengono rimodulate, si tratta di palesi bugie; ciò va avanti infatti da anni. Per un intero anno non si discuterà delle revisioni dei prossimi mesi mentre nelle analisi retrospettive i valori risultano solitamente sballati dal 5% al 6%. La gente può star lì a guardare e farsi domande, ma il mondo degli affari deve prendere delle decisioni difficili proprio sulla base di tali valori. Questa stessa problematica vale per le cifre della disoccupazione e per l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI, Consumer Price Index).
La depressione inflazionaria è ancora con noi, e lo è da 31 mesi e sta per peggiorare nei mesi che ci attendono. Abbiamo sempre davanti un deficit da 1,7 trilioni di dollari. Recente le entrate sono migliorate, ma scenderanno nei mesi prossimi.
QE 3 è iniziato a giugno con un’emissione di titoli del Tesoro per 300 miliardi di dollari per rinnovi di titoli con scadenza settembre. Se non intervengono misure di stimolo da parte del Congresso, riteniamo che la FED dovrà creare altri 2,3 trilioni di dollari, che equivalgono ad altra inflazione. Oggi c’è il QE 3, nel maggio dello scorso anno c’era il QE 2 e lo stimolo 2 e la FED non disse nulla dei 16,1 trilioni di dollari che aveva prestato in giro, e nemmeno del fatto che neanche un dollaro fosse stato rimborsato.
E che dire di quella montagna di denaro, montagna da 1,2 trilioni di dollari, che abbiamo versato su Wall Street ed il sistema bancario? Se il QE 3 fosse annunciato a settembre, potrebbe contrastare una caduta del mercato mobiliare, perlomeno temporaneamente . La scelta del momento sarebbe perfetta, anche solo per sbaglio: tutti i mercati e le divise si ritroverebbero nuovamente sotto pressione nei confronti di oro ed argento. Potremmo vedere l’oro salire rapidamente a 2.000-2.200 dollari l’oncia e l’argento a 50-70 dollari l’oncia. Per marzo 2012 l’oro potrebbe quotare 3.000-3.200 dollari e l’argento attorno ai 100 dollari l’oncia. La cosa potrebbe sembrarvi poco credibile, ma negli ultimi 22 anni le nostre previsioni sono state corrette nel 98% dei casi.
Molte nazioni hanno dei problemi terribili e l’Eurozona potrebbe collassare prestissimo: è sufficiente che i cittadini tedeschi si rifiutino di accettare ulteriori salvataggi. La colpa della situazione è stata gettata sui politici, cosa solo parzialmente vera. Sono i banchieri ad aver creato i problemi, e sia i banchieri che i politici sono stati degli irresponsabili: i politici sono colpevoli di aver eseguito gli ordini dei banchieri senza farsi domande, date le succose ricompense che ricevono.
Solo l’agosto scorso l’incontro Sarkozy-Merkel non è stato che una recita servita solo a nominare la Tobin Tax: in realtà nessuno vuole tagliare la spesa perchè facendolo l’economia europea potrebbe crollare. Di nuovo, dato che FED e BCE creano migliaia di miliardi di denaro dal nulla, l’oro viene concepito come moneta mondiale di deposito.
La BCE ha violato il Trattato Europeo comperando titoli di Stato spagnoli ed italiani per miliardi di dollari. Presso la Corte Federale Costituzionale di Karlsruhe, il 9 e 15 settembre prossimi, verrà giudicato se è legale che la BCE salvi nazioni membri dell’Unione Europea, e non sarà una decisione politica. L’esistenza di questa decisione è stata completamente fatta sparire dai mezzi di comunicazione di massa allineati. Quando ne abbiamo parlato alla radio, nessuno sapeva di cosa stessimo parlando. Riteniamo che la decisione della Corte sarà che la BCE non possa agire unilateralmente nel rilevare tali debiti e ciò significa che, a meno di salvataggi sovrani delle sei nazioni, saranno obbligate a fare bancarotta, cosa che tre delle sei nazioni avrebbero già dovuto fare.
Il mese di settembre e l’ultimo quadrimestre del 2011 saranno dei periodi fumosi ed selvaggi. Se non avete oro ed argento, muovetevi ora. Se ne avete, compratene dell’altro. Non avete la minima idea di quanto la cosa diventerà violenta.
tempo scaduto. Anche il Corriere ha pubblicato che nessuna casta è disposta a tagliarsi i privilegi. Ci potrebbe essere ancora una speranza per riuscire ad andare avanti in questo Paese allo sbando. Basterebbe che da domani, domani mattina, il popolo delle partite IVA e i dipendenti privati smettano di versare all'erario. Tutto quello che si incassa, si trattiene. Tutti insieme con un unico obiettivo, cambiare per tornare a sperare nel futuro per tutti e per le generazioni future. Si bloccano tutti i pagamenti dei parlamentari, dei dipendenti pubblici, delle caste, dei privilegiati. SONO LE AZIENDE CHE MANTEGONO IL PAESE!!! E' con il lavoro dei contribuenti che vengono pagati gli stipendi a chi sta solo sperperando e riducendo tutti alla fame... Una marcia su Roma da parte dei lavoratori e aziende insieme, senza cartelli o simboli di appartenenza. Una protesta fiscale che toglie risorse a chi le risorse le ha distrutte. Seriamente è arrivato il momento di svegliarci e di cambiare. Facciamolo prima di finire nell'abisso.
Un abbraccio. Giovanna
Sarebbe migliore se facessimo ricorso TUTTI INSIEME al VERSAMENTO RATEIZZATO... sarebbe comunque un contraccolpo efficace ed in più non potrebbero perseguirci penalmente!
Eccetto l’insieme viene guasto,.
come piatto finemente elaborato.
servito con moscone incorporato..
Se lo Stivale è sempre più sfondato.
è proprio per l’impronta craxa del calzato.
E cosa succederà? Più di mezzo territorio campa esclusivamente di spesa pubblica e non intende fare diversamente.
meraviglioso articolo!!!
DA INCORNICIARE!!!
Altrimenti rasentiamo l'istigazione al suicidio.
Siamo ancora un Paese occupato, una tragedia nella tragedia...
Salute a tutti,
A.deA.
E' così, solo che l'autorità unica non è pensata solo per l'Europa.
Che un casino inenarrabile stia ante portas, terrorismo psicologico insistente a parte, è una realtà.
Il succo di questa tregenda si riassume in questo: ti ho rotto il giocattolo, ora lo risistemo A MODO MIO. E la gente, esausta e disorientata, applaudirà e lì scatteranno le manette e cavigliere, secondo programma.
"Germany Said to Ready Plan to Help Banks If Greece Defaults"
La Germania si prepara al default della Grecia spostando i miliardi che dovevano andare al salvataggio della Grecia verso le banche e le società di assicurazione tedesche per attenuare le perdite.
Anche le dimissioni di Juergen Stark da economista capo della BCE confermano quello che si dice nell'articolo: stiamo andando verso tempi duri.
La Borsa ha reagito con una perdita secca del 4%.
Ecco perchè, egregio Direttore, i suoi sani consigli per risalire la china, purtroppo rimarranno sulla carta.
I rimedi come elencati anche dal commentatore G. F.Spotti, ci sono solo CHE NON DEVONO ESSERE APPLICATI. Tutto qui, e sappiamo anche chi rema contro.
Ciao a tutti
P.s.: Mi compiaccio che il nostro Maurizio sia guarito o migliorato... perchè non organizzare un cenone tutti insieme: FDF and friends?
P.s 2: Perche se si salva l'articolo su disco i commenti non ci sono?
Ancora grazie e auguri e saluti e stima
Maria
Fino al Concilio Vaticano II sono sicuro, sugli ultimi Pontefici ho qualche dubbio...
E SE NON VA' CHE SI TROVI IL MODO PER COSTRINGERLO AD ANDARSENE. C'e' di mezzo il futuro, la vita di 60 milioni di persone!
Ha ragione la Marcegaglia, il Paese è in pericolo, che si trovi il modo da buttar fuori dalla stanza dei bottoni, questo disgraziato che ci sta portando dritti al disastro!
Tanto peggio, tanto meglio! La tentazione è forte.
Interscambio commerciale dell'Italia (valori in milioni di euro - fonte: elaborazioni Osservatorio Economico Ministero Sviluppo Economico su dati Istat) Totale gennaio 2001 – aprile 2011 = -84.670.
Approvvigioname nto di energia dall’estero: 2009–2011 circa 160 miliardi, di cui petrolio circa 80 miliardi.
Perciò abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, crisi compresa, per 84 miliardi in dieci anni, la metà della bolletta energetica e quanto la bolletta petrolifera in tre anni, speculazione compresa. Quanto paghiamo di interessi sul debito pubblico in un anno. Tutto qui. Però la tendenza è negativa. Il saldo commerciale era di +9.233 milioni nel 2001 ed è sceso progressivament e a -29,312 nel 2010, perciò abbiamo bisogno di pagare meno interessi e meno energia, anche perché di petrolio ce n’è per altri 130 anni e sarebbe possibile pagarlo meno. Se l’Europa non fa qualcosa per risolvere questi due problemi vuol dire che è inutile e ci conviene uscire dall’euro, e aumentare le esportazioni.
UNICA SOLUZIONE RIPUDIO DEL DEBITO PUBBLICO E RITORNO ALL'EMISSIONE DI MONETA SOLO SE CON COPERTURA AUREA ALLA PARI.
LE BANCHE SONO FALLITE PER INGORDIGIA.
SI DEVE RIPARTIRE DALL'AGRICOLTURA, DALL'ARTIGIANATO E DAL TURISMO FUORI DALLE NORMATIVE EUROPEE CHE HANNO AVUTO SINO AD OGGI L'UNICO SCOPO DI DISTRUGGERE I PICCOLI ARTIGIANI, LA PICCOLA IMPRESA FAMILIARE, NOCCIOLO SANO DELL'ECONOMIA MALSANA GENERATA DAI BANCHIERI AVIDI.
Grazie direttore per aver scritto e previsto per tempo tutto ciò che sta accadendo e che putroppo accadrà.
(esternalizzare ) il lavoro della pubblica amministrazione
(applicando il paradigma di Romano P. sulle consulenze). Tremonti ha dato prova di imbecillità ciclopica con i tagli lineari. Essendo un commercialista di estrazione giuridica, questo doveva essere il suo pane. Sanno da anni che si sa perfettamente dove si andrà a parare (basta leggere gli articoli del Direttore), possibile che l'idiota di Tremonti non si sia preparato per tempo uno schema di dismissioni, tagli di entità non strategiche? Il fatto è che sappiamo perfettamente che il meccanismo di creazione di "moneta debito", derivati cdf è truffaldino e andrebbe abolito e riformato; ma se si gioca con queste regole truccate (ergo non si ha il coraggio di denunciare la truffa), o si danno le dimissioni, oppure si salva il salvabile, facendo le cose in modo da arrivare al disastro dopo gli altri. Anche la ben amministrata Germania in qualche anno andrebbe al default
(ha un debito pubblico in assoluto più alto del nostro), solo che vi giungerà più lentamente per il minor peso degli interessi sul debito. Quanto a Bunga, se fosse dotato di un po' di intelligenza avrebbe potuto investire metà dei soldi devoluti in beneficenza alle escort, per lanciare un concorso per studi ingegneristici su come criptare un segnale audio e rendere le intercettazioni inutili. Una macchinetta che attaccata al telefono cripta la voce. Ovviamente tutti i suoi interlocutori avrebbero dovuto possederne una.
Bastava una consulenza al Mossad o alla CIA
L'italia, nonostante "il voltafaccia" badogliano, è uscita sconfitta dalla guerra ed è puerile pensare che non abbia dovuto pagare il dazio ai vincitori. Dazio non economico che una volta saldato avrebbe permesso all'Italia di ricomiciare ad "evolversi " liberamente secondo le proprie capacità, ma un dazio di natura politica che continuerà a compromettere la libertà del nostro Paese e sganciarsi da qualunque genere di vincolo nei confronti degli USA.
Quel dazio è rappresentato dalla Costituzione. Studiata apposta dai legislatori americani e adottata dai... padri costituenti... italiani... al fine da rendere l'Italia incapace di autodeterminars i attraverso un governo in grado di governare. La costituzione italiana, studiata dal legislatore americano, infatti elimina al governo italiano qualunque possibilità realmente decisionale (il fine è quello che non si ripresenti il fenomeno... dittatoriale) lasciando al governo la sola possibilità propositiva senza avere gli strumenti giuridici per renderla effettiva. L'iter burocratico per l'approvazione di una legge, secondo le norme di questa costituzione, e che tutti conoscono è studiato apposto per togliere al governo ed al suo capo ogni possibilità di imporsi sui restanti 2 poteri. Nel percorso di approvazione di una legge interferiscono tutti, ma proprio tutti, compresi gli agenti di Stati esteri...
La situazione non potrà cambiare finche non si porrà mano al cambiamento della carta costituzionale!
1) Attendere che questa classe politica, ancorché sgangherata porti a termine il suo lavoro e impoverisca l’Italia e gli italiani quanto più possibile a favore delle elite finanziarie.
2) In alternativa se la stessa classe politica non ci riesce, spazzarla via e proporre un fantomatico uomo nuovo che, almeno all’inizio, potrebbe contare sul consenso di gran parte della popolazione, ormai esausta, per cambiare le cose.
E’ evidente che in ogni caso non siamo messi bene, ma almeno una possibilità ce la potremmo giocare, nel momento in cui l’elite sarà costretta a cambiare i propri referenti politici, quello è il momento in cui si potrebbe aprire una finestra “rivoluzionaria ”.
Il lancio delle monetine è stata la cosa peggiore accaduta dopo il linciaggio di piazzale Loreto...
Der französische EZB-Präsident Jean-Claude Trichet stellt die Zentralbank in den Dienst der Politik, um die Zinskosten für Italien und Spanien nach unten zu drücken. Als "Dank" für die unerlaubte Staatsfinanzier ung hat die Regierung Berlusconi ihr Sparpaket aufgeweicht.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
10.09.2011
Il presidente della BCE, il francese Jean-Claude Trichet, mette la Banca Centrale al servizio della politica, per abbassare gli interessi sul debito di Spagna e Italia. Come ringraziamento per il finanziamento illegale, il governo Berlusconi ha ammorbidito le misure del pacchetto di risparmio.
Nello stesso articolo si legge, che non solo l'UE è in pericolo, ma la stessa BCE.
Ci si può quindi immaginare, quale lotte o risse di potere siano in atto e QUALE PERICOLO corrono i popoli europei. Ma di questo nessuno parla.
L'Herald Tribune odierno riferisce una esternazione al G7 di Timothy Geithner (j), il segretario del Tesoro degli S.U.
Geithner dice (o ordina?) che l'Europa deve intraprendere azioni più energiche per terminare la crisi debitoria, accentuata ora dalle dimissioni di Stark creando nuova incertezza per la stabilità monetaria. Ha ricordato che questa crisi rischia di danneggiare gli S.U., in un momento in cui la loro economia è ancora debole.
E' difficile capire se Geithner usi un cinismo senza pari o soffra di vuoti di memoria.
La crisi finanziaria-economica che ha sconvolto l'Europa parte da dagli S.U., dalle loro maggiori banche, dai loro maneggiamenti criminali, che hanno imbottito il mondo, con la complicità sopratutto della City di Londra, che è Europa solo quando le conviene, di titoli tossici di ogni tipo,
il tutto creato volutamente, provato ampiamente dai premi miliardari per i responsabili.
Ora Geithner ha paura di un boomerang? Se questo avvenisse, varrebbe la pena di sopportare qualsiasi sacrificio, del tipo “Muoia Sansone con tutti i filistei”.
I cinesi, che hanno già dei crediti notevoli in Europa per non parlare degli S.U., di fronte ad un eventuale richiesta di denaro-tampone per salvare il (non) salvabile, hanno risposto che la Cina è un Paese povero (il che nell'insieme è vero), con una media di reddito pro capite di 4.000$, contro una media europea di 40.000$, commentando così “Ma non facciamo ridere”.
D'altronde tutta questa storia è già scritta.
minore attività manifatturiera/commerciale -> minore occupazione -> minore sviluppo -> minore gettito fiscale (entrate statali) -> minore possibilità di risparmio -> minori possibilità di investimenti per il futuro (sia da parte delle imprese, che da parte dello Stato)
e, come un gatto che si morde la coda, determina inoltre:
peggioramento del rapporto Debito/PIL (che impone la necessità di ricorrere a misure di finanza straordinaria = TASSE, per coprire i disavanzi di bilancio -> ulteriore impoverimento -> aggravamento della situazione sociale (che implica ulteriori aumenti di spesa) -> - conflitti sociali.
L’economia (per lo meno nel modello di sviluppo che stiamo adottando) è come un motore, che gira finchè c’è carburante (ricchezza), e gira sempre più forte in rapporto alla quantità di carburante fornito. Inoltre (se non altro fino al successivo momento di crisi) è in grado di auto-sostenersi essendo in grado di auto-produrre ulteriore carburante (ricchezza =>domanda => acquisti => produzione di beni => lavoro => profitti => ricchezza).
Ma perché rallenta la domanda di beni e servizi?
Semplice. Perché la gente, in un momento di crisi, o stringe la cinghia (la maggior parte per obiettive necessità dettate dalle condizioni economiche, che si sono ridotte, ma anche per l’incertezza generale del momento che suggerisce maggiore cautela) o, addirittura non ha più neanche la cinghia da stringere (giovani – disoccupati – gente che ha perso il posto di lavoro), vedendo azzerata la propria capacità di acquisto.
La diminuita capacità di acquisto dei soggetti di cui sopra (sostanzialment e le classi meno abbienti) ne è la causa principale.
E allora come fare per rilanciare la domanda?
Semplice anche questo. Aumentandone la capacità di acquisto.
E come farlo (senza un aumento degli stipendi che provocherebbe un’escalation dell’inflazione e problemi di competitività alle imprese)?
Ancora abbastanza Semplice.
Ad esempio diminuendo il carico fiscale a carico dei redditi bassi, rimodulando le aliquote IRPEF in modo che la parte tolta alle classi più misere venga recuperata da quelle più abbienti.
Questa operazione consentirebbe, a saldi invariati per lo Stato, di aumentare il potere di acquisto generale della popolazione, ributterebbe sul mercato la “benzina” necessaria a riaccendere la spinta propulsiva a favore dell’industria e del commercio, potrebbe portare ad un aumento dell’occupazion e, stimolerebbe ulteriormente le entrate fiscali (riduzione debito/PIL) e la propensione all’investiment o da parte dell’imprendito ria, contribuirebbe a placare i conflitti sociali latenti anziché inasprirli.
Rimetterebbe in moto, in sintesi, la macchina dell’economia.
Ma è solo Robin Hood che potrebbe essere capace di eseguire una manovra del genere?
Forse no.
Anche un “illuminato” ministro potrebbe spendere un poco del suo tempo per fare capire agli italiani (soprattutto a quelli chiamati a sopportare gli odiosi balzelli), che si tratterebbe di un’operazione da considerare alla pari di un investimento.
E che i suoi frutti potranno essere colti a tempo debito, e con gli interessi.
Ma è questo che è DIFFICILE.
Sia trovare un ministro “illuminato”, sia degli italiani “lungimiranti”.
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