Come prevedibile, Mario Draghi ha pronunciato una relazione incensatissima da tutti i media, compreso Il Manifesto («La sinistra fa’ sempre il gioco del grande capitale, a volte persino senza saperlo»).
Ha ripetuto le vacue giaculatorie del credo globalista: «Più mercato per abbassare le tasse», «riforma del welfare per riequilibrare i conti pubblici» eccetera.
Ha soprattutto lodato Padoa-Schioppa: «Va nella giusta direzione» e Bersani per le pseudo-liberalizzazioni dei taxi (non delle Coop e degli emolumenti pubblici) e insomma ha assolto il governo-regime di cui lui è parte super-pagata.
Ha pronunciato vacuità che sono menzogne pure e semplici: «No alla commistione tra banche e politica» (lo può dire un pensionato al bar, non il governatore dell’ente di controllo delle banche), e persino che le liberalizzazioni di Bersani (taxisti, parrucchieri) «…