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 | La guerra tra Cina e USA è per chi spia i vostri telefonini Roberto Dal Bosco USA e Cina combattono da almeno 15 anni una guerra elettronica ad alta intensità, una prospettiva simile a quella delle armi nucleari. Sottostante al dramma della principessa imprigionata ci sono le paure dell’intelligence anglofona per l’egemonia dello spionaggio planetario, vero sistema nervoso del mondo dominato elettronicamente dai cinesi.
|  | Cina Babilonia. Mondialista Roberto Dal Bosco L’interesse dei cinesi per Israele cresce costantemente. E non sarà un caso che la Cina è il più grande, spudorato laboratorio sulla Terra di capitalismo di sorveglianza. Con un miliardo e mezzo di cittadini, ha carne da cannone per esperimenti di ingegneria sociale in quantità pressoché illimitata. Comprendere la Cina come fase terminale del Capitalismo – vero demone totalitario – aiuta a meglio comprendere la grande iniziativa della «nuova via della seta».
| Crisi migranti 2.0 La Redazione I globalisti salivano davanti alle prospettive denunciate da Beasley (tecnocrate ONU) perché vi intravedono un’occasione storica per riprogettare socio-culturalmente e una volta per tutte l’essenza della società europea e così raggiungere i loro obiettivi ideologici da tempo perseguiti. Le soluzioni per i Paesi realisti d'Europa sono difficili ma non impossibili. Tutte però hanno al fondo una unica certezza: il mantenimento della massima sovranità nazionale.
|  | The Rain Maker Danilo Fabbroni A Shangai c’era il Cathay Hotel di proprietà della famiglia Sassoon (Enrico Sassoon, M5S...), mercanti israeliti provenienti da Baghdad che prosperarono sul commercio di cotone e di oppio. Il tutto ci riporta a quell’assetto triadico così ben dipinto da Guénon: l’unione iniziatica tra élites mondialiste in cui si annoverano forze come la Massoneria britannica, mondo israelita, Idola del Denaro, e – ultimo ma non per importanza – la propaggine asiatica. Chi pensasse che queste cronache lasciano il tempo che trovano per via d’essere oggi desuete si sbaglia. Le reti influenzatrici di queste oligarchie sono sempre le stesse.
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| Benvenuti nel supervulcano nordcoreano Roberto Dal Bosco Il Nord Corea è passato dal regno oscuro che dal satellite appariva buio più dell’Africa, ad essere l’attore militare in grado di mettere sotto scacco la superpotenza americana. Kim si rivela un leader razionale e pure vincente e il suo segno non è più un artificio pagano di propaganda. È insomma da prendere sul serio, perché può far tremare la terra nel vero senso della parola.
| Il vincolo invisibile della Cina avvolge il mondo Danilo Fabbroni
| Asia, focolai di guerra. Speranza da Lassù La Redazione La situazione tra Cina ed India vive di un precario equilibrio. Occhi puntati al confronto (per ora) verbale tra Trump e Kim, ma sul proscenio potrebbe esserci il focolaio di una guerra ben più estesa, e la cosa ci riguarderebbe. L’impiego di armi nucleari avrebbero un effetto globale anche per noi che vivremo lontani dalle zone di conflitto. Fanno tremare in tal senso le parole di San Pio, riferite ai tempi che viviamo.
| Altro che bombe: la Corea siede su trilioni di minerali La Redazione Un attacco contro gli Stati Uniti o suoi alleati sarebbe un suicidio; Pyongyang lo sa e probabilmente vuole sfruttare “gli aiuti” che arriverebbero dalla comunità internazionale in cambio di promesse concrete di smantellamento degli armamenti. Putin coglie nel segno. La Corea difatti vanta una ricchezza sommersa che può essere immensa, per un ammontare di trilioni di dollari in risorse naturali. Minerali fondamentali, che tutti vogliono. Attorno a questa ricchezza si sta giocando una buona porzione della partita mondiale.
| Libano: bomba a orologeria, specchio dell’Europa del futuro Martina Smerčan Il principale rischio legato alla massa umana che si è riversata in Libano è di natura religiosa. Se fosse vero che i migranti portano ricchezza e diversità, il Libano dovrebbe essere la terra del Bengodi, la trionfante dimostrazione che l’accoglienza senza limiti è davvero la via per un mondo migliore. E invece il Libano è un Paese oltraggiato e vicinissimo al punto di rottura. Sempre più concreto è il rischio di una catastrofe umanitaria e di una “guerra civile” in stile siriano — con ovvie ricadute sull’Europa.
| Esplosioni in Cina: l’ombra dei culti apocalittici giapponesi Martina Smerčan
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