Migrazione, il tempo finale della persecuzione
Klaus Foresti
24 Febbraio 2017
La sceneggiata delle istituzioni europee ed italiane, riguardo al contenimento ed al controllo degli arrivi di centinaia di migliaia di baldi giovani africani dalla Libia in Italia, si ripropone in vista della stagione favorevole alle partenze ed agli sbarchi.
L’unica nota positiva è che si è cominciato a parlare sempre più spesso di migranti (anche se si evita ancora la specificazione “clandestini”, posto che di questo si tratta nella maggior parte dei casi) abbandonando per lo più la denominazione fuorviante di rifugiati.
Del resto, questo cambiamento di terminologia, sarebbe ormai difficile non farlo, anche agli occhi della pubblica opinione sempre più posta di fronte all’evidenza dei fatti, come ad esempio nel caso del trambusto provocato pochi giorni fa su un traghetto Tirrenia nella …
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