Campagna per Sakineh: un contributo
11 Settembre 2010
«Gentile direttore,
tutto il mondo parla di Sakineh e della barbarie dell’Iran che vuole giustiziare una donna accusata di avere organizzato l’uccisione del marito.
Ma un fatto assolutamente identico sta avvenendo negli Stati Uniti e nessuno dice nulla, nè Carla Bruni, nè Aldo Forbice, nè le migliaia di volenterosi che hanno ripetuto a pappagallo la riprovazione dei barbari islamici.
Teresa Lewis
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In Virginia, il 23 settembre, avverà l’esecuzione di Teresa Lewis, una donna accusata di avere organizzato l’omicidio del marito e del figliastro per incassare una polizza assicurativa di 250.000 dollari.
Il fatto è vero, la Lewis avrebbe acconsentito, o organizzato, a che due sicari uccidessero le due persone, i sicari sono stati condannati all’ergastolo e lei, in quanto organizzatrice, a morte.
Però la Lewis, una sottoproletaria, che ha avuto come difesa un avvocato d’ufficio, ha un quoziente intellettivo di 70, ossia è ai limiti fra una persona normale e una ritardata mentale. Uno dei sicari, che si è suicidato in carcere, ha lasciato uno scritto in cui dice di avere programmato il crimine convincendo la donna sfruttando la sua debolezza mentale, per prendersi i soldi e diventare spacciatore di droga in California, ma questo scritto non è stato ammesso in tribunale.
Non so se per questa vita umana che fra qualche giorno sarà uccisa si possa fare qualcosa, non so nemmeno se si debba fare qualcosa.
Però rilevo una stridente contraddizione nel fatto che tutte le persone umanitarie e femministe che ci hanno dato tante lezioni nel caso Sakineh non dicano nulla per Teresa Lewis.
Questo è uno dei siti in cui si può leggere della vicenda:
Teresa Lewis, Mentally Disabled Woman, To Be Executed In Virginia This Month
R.D.»
Grazie lettore per questa informazione. Che dirle? L’indignazione del mondo civile per Sakineh è immensa, corale e accuratamente selettiva. Lei cita un caso che non indigna altrettanto, perchè avviene nella terra della civiltà, che esporta la sua alta moralità. Noi, nel nostro piccolo, possiamo darne altri qui sotto. Offriamo queste immagini ad Avvenire, che l’8 settembre scorso ha fatto uno scoop: «Minorenni o madri di famiglia, le Sakineh che il mondo ignora», e ci invitava ad indignarci per un’altra ventina di iraniane che attendono il giudizio o la pena capitale. Diamo anche noi il nostro contributo: qui sotto alcuni dei casi per i quali l’indignazione di Avvenire è stata molto più moderata. Giusto nella speranza che, a quei buoni cattolici, di indignazione gliene resti ancora un poco. Maurizio Blondet
Sakineh 1, Gaza
Sakineh 2, Gaza
Sakineh 3, Gaza
Sakineh 4, Gaza
Sakineh 5, Gaza
Sakineh 6, Gaza
Sakineh 7, Gaza
Sakineh 8, Gaza
Sakineh 9, Gaza
Sakineh 10 e 11, Gaza, al fosforo
Sakineh madre con figli, Gaza
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