Giornale.it 15 Settembre 2011
Ricerche inutili all'85%; sarebbe opportuno vagliare prima di dare soldi"Circa il 50% degli studi - ha spiegato - sono progettati senza riferimenti nella ricerca dei risultati esistenti e non vengono compiuti i passi necessari per ridurre gli errori. Il che a volte ha portato a far partecipare persone a studi che si sono poi rivelati inutili. Inoltre il 50% degli studi non viene pubblicato per intero o il ricercatore non scrive nulla perché i risultati sono stati al di sotto delle aspettative. Molti dati incerti, poi, non vengono approfonditi. Tutto ciò è senz’altro un esempio di cattiva condotta". Inoltre ha aggiunto che "tutto questo con perdite economiche quantificabili in 85 miliardi di dollari l’anno"
Dai dati esposti da Chalmer, quindi, viene fuori che l’85% delle ricerche scientifiche che si fanno si "perdono": vengono fatte senza un esame preventivo degli studi già fatti e delle conoscenze acquisite, non si considerano le reali esigenze dei pazienti o non si pubblica alcuno studio perchè i risultati sono stati deludenti.
La ricerca, comunque, resta uno dei motori dello sviluppo del Paese. Tanto che la sola Regione Sardegna investirà quest'anno 100 milioni di euro in ricerca, che si aggiungeranno ai 200 milioni dello scorso anno. Un dato che sconfessa chi accusa il governo di non finanziare l'innnovazione scientifica. Investire sì, crescere sì, ricercare anche, ma nel rispetto degli obiettivi concreti da raggiungere e soprattutto dei conti pubblici.
Fonte > Giornale.it