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> Giovedì 25 Dicembre 2008
Una grande famiglia
Gentilissimo direttore Blondet, gentilissima redazione di Effedieffe, cari amici,

A voi porgo i più calorosi auguri di Sante Feste, congiuntamente alle mie preghiere.
Anche se vi ho visto solo poche volte, oggi sento chiaramente il desiderio di annoverarvi fra i miei familiari, perché in fondo condivido con Voi la buona battaglia che spero di essere degno di combattere al vostro fianco.
Dio vi darà prova della sua Benevolenza per le scelte coraggiose che siete stati in grado di fare.
Con cuore pieno di gratitudine ed affetto, spero che anche voi come me, abbiate la possibilità di stringervi attorno al calore del presepe e di vivere nella pienezza di Cristo le Sante Feste, il nuovo anno e tutta la vita.

Andrea Oddi (alias guvnor)



Siamo tutti una famiglia.
Buon Natale.

Maurizio Blondet


 
> Giovedì 25 Dicembre 2008
Un Natale da depurare
Caro Maurizio,

invio a te e a tutti i lettori del sito i miei auguri per Natale, auguri particolari, perche' il Natale cosi' com'e', mi dispiace dirlo, e' proprio una schifezza.
Per ripulirlo dalle schifezze, quindi, ecco i miei auguri per un Natale da depurare.
A Natale lasciamoci alle spalle per qualche giorno le grandi questioni e la cronaca recente. Natale e' soprattutto una festa intima, dedicata ai propri affetti e quindi non inquiniamola piu' di quanto non lo faccia gia' questo insulso e inutile obbligo sociale del regalo. Depuriamo il nostro Natale, questo potrebbe essere il criterio ispiratore piu' corretto per passare questi tre - quattro giorni in modo costruttivo e piacevole. Depuriamolo di tutte le schifezze che gli sono state appiccicate addosso per lucrare e trasformarla in una fiera del cattivo gusto e dello spreco.
Primo depurare i regali: va bene, non ci si puo' esimere dal farli e dal riceverli ma cominciamo a ridurrli drasticamente a porre le premesse per poterli, se non eliminare del tutto, renderli poco piu' che uno scambio simbolico. Una buona idea potrebbe essere quella di fare una donazione a qualcuno che si occupi di bisognosi e dire a tutti che quest' anno abbiamo deciso di spendere cosi' una parte della spesa per regali inutili e che quindi non ne faremo se non minimi e ai soli intimi.
Secondo depuriamolo dai simboli cretini, in particolare dall'idiota legenda di babbo natale inventata dalla Coca Cola company, eliminamo questo ridicolo pupazzo dai nostri addobbi. Basta e avanza il presepe e per l' albero, basta con gli abeti da comprare, veri o finti, basta con quest' altra spesa a cui la falsa tradizione vuole costringerci. Se ce ne sono in terrazzo o in giardino, addobbiamo quegli alberi, si possono mettere fiocchi e lucine anche sui mandorli o sulle palme. Se non abbiamo alberi disponibili, addobbiamo porte, finestre, quello che c'e'.
Terzo depuriamoci dagli eccessi di cibi indigesti. Tutti si lamentano dei chili presi in piu', dei troppi pandori e panettoni, dunque scegliamo dolci semplici e possibilmente facciamoli in casa, con gli amici. Poi, se piace particolarmente il panettone, una fetta si puo' anche mangiare ma solo perche' se ne ha voglia, non perche' a Natale si mangia e si compra il panettone per forza, per obbedienza alla finta tradizione. Non spendiamo in cibi particolari, facciamo un Natale salutista, con cose sane che fanno bene alla salute.
Quarto ed ultimo, depuriamolo dall' egoismo. A Natale chi sta male sta peggio perche' nella sua solitudine e nella sua sofferenza si sente ancora piu' solo, circondato da gente che sembra preda della festosita' spendacciona e godereccia. Il Natale significa necessariamente essere solidali, vicini a chi soffre, percio' diamo un segno di vicinanza a chi e' solo ed e' in difficolta'. Un Natale depurato servira' anche per ricostruire quella profonda cultura popolare fatta di solidarieta' reciproca, amore per le cose semplici, per la famiglia e gli amici, un Natale in cui i sentimenti siano sentimenti e non sentimentalismo.
Adesso auguri a tutti e a risentirci dopo Natale.

Giulio Larosa



 
> Mercoledì 24 Dicembre 2008
Lettera per tutti i lettori: Amero e altri argomenti non trattati su EFFEDIEFFE
Ciao Maurizio

Volevo chiederti se potevi approfondire questo tema che sembrerebbe abbastanza veritiero.

Il video è il seguente




Ciao Maurizio

Il tuo fedele lettore *f4talyt1



Che l'America possa emettere una nuova moneta di valore inferiore al dollaro (si chiameri "amero" o no), è una possibilità,  di cui io stesso ho parlato. Che abbia già mandato 800 miliardi di amero alla banca centrale cinese, mi sembra improbabile: come mai la Cina accetterebbe un ripudio di fatto del debito Usa, di cui detiene tanti titoli?
Per di più, questi titoli non ammontano a 800 miliardi di "amero", ma a molto, molto di più, a un migliaio di miliardi di dollari - che valgono più del futuro e ipotetico "amero". Per carità, tutto è possibile al giorno d'oggi, ma non ho riscontri in proposito.
I riscontri dicono invece che il regime cinese è irritatissimo con gli Usa, e manda avvertimenti: non continueremo a finanziare il vostro debito all'infinito... anche se forse non possono fare altrimenti, visto che hanno legato il loro mostruoso paese al destino americano, come Achab alla Balena Bianca.
Questo è quel che so. Colgo l'occasione per informare i lettori che se non tratto certi argomenti controversi - l'amero, la malattia di Morgellon, le scie chimiche, il signoraggio eccetera - è a volte semplicemente perchè non ho mie fonti specifiche su questi argomenti, e sul web esistono siti che ne trattano a fondo da anni.
Il nostro ventaglio d'interessi e di possibilità informative ha dei limiti.

Maurizio Blondet


 
> Mercoledì 24 Dicembre 2008
Brunetta e i fancazzisti
Caro Direttore,

sono giorni che su questo giornale [che mi annovera tra i primi sostenitori]  leggo spesso falsità riportate da alcuni lettori.
Mi riferisco alla vicenda del ministro Brunetta e suoi provvedimenti.
Se taluni lettori, prima di parlare [ figuriamoci scrivere ] leggessero i provvedimenti pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale [Legge 6 agosto 2008, n. 133 in G.U. n° 195 del 21 agosto 2008 - Suppl. Ordinario n. 196]
si renderebbero conto che le cose stanno diversamente da come le stanno raccontando.
Non sono quì per difendere il Ministro ma non posso evitare di notare la falsità pubblicate.
Invito gli amici che scrivono su questo bellissimo giornale a controllarsi prima di scrivere e verificare le notizie onde evitare di sparare cavolate.
Se un italiota decide di andare a sciare e  viene investito sulla pista da un altro italiota, perchè tirare in ballo la legge di nuovo conio del Ministro Brunetta che non ha nulla a che vedere con le assenze per malattia durante il servizio?
Occorre forse la laurea tipo Odifreddi per capire che le due fattispecie sono diverse?
Quando l'italiota - sia pure dipendente pubblico - è fuori servizio, è autoevidente che gli verrà riservato - nel caso d'incidente-lo stesso trattamento degli altri italioti.
Cosa prevede invece la norma di nuovo conio del "grande" Ministro Brunetta?
Vediamola.
Art. 71.Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
 "1. Per i periodi di assenza per malattia, di qualunque durata, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nei primi dieci giorni di assenza e' corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonche' di ogni altro trattamento accessorio. Resta fermo il trattamento più favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonche' per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita".
Non è abbastanza chiara da smentire ogni cavolata al riguardo?
Se l'italiota, nel recarsi al lavoro viene investito, non subisce nessuna decurtazione dello stipendio accessorio.
Tenuto conto che, come ormai ampiamente accolto dalla giurisprudenza di merito, il tragitto ed il tempo necessario per recarsi al lavoro rientra nell'orario di lavoro.
Questo per smentire- mi auguro ed in maniera definitiva - gli italioti che scrivono senza conoscere alcun chè.
Quanto alla bontà o meno del provvedimento in questione, da fancazzista pubblico non posso che trovarmi d'accordo con il Ministro.
Per una ragione molto semplice che prescinde da ogni studio statistico sulle assenze di malattia dei dipendenti pubblici o quant'altro.
Sono figlio di artigiano e fin da piccolo ho visto lavorare mio padre sempre,ogni Santissimo giorno finchè proprio sul lavoro il Signore ha deciso di chiamarlo a Se.
L'ho conosciuto sul lavoro e visto morire sul lavoro.
Egli lavorava sia in salute che durante la malattia.
L'ho visto lavorare e sorridere e anche lavorare sotto il peso del dolore causato dalla malattia.
Ogni giorno per più di quarantanni.
Se avesse smesso di lavorare se pur malato, noi famigliari non avremmo avuto di che mangiare.
Ringrazio mio padre finchè avrò un filo di vita per avermi insegnato cosa significa lavorare e la dignità umana.
Aggiungo - come semplice riflessione - che tutti gli artigiani che io conosco sono sempre sul lavoro.
Che siano ammalati o meno - salvo ovviamente i casi di infortunio - sono sempre lì, pronti per fare il loro dovere/lavoro.
Infine, plaudo al Ministro Brunetta, per me troppo buono.
Si è limitato a togliere solo il trattamento accessorio.
E' stato troppo poco coraggioso.
E' vero che in Italia oltre ai fancazzisti della p.a. abbiamo anche la triplice ma avrebbe dovuto "limare" anche lo stipendio o come lo chiamano gli addetti "trattamento economico fondamentale".
Grande Brunetta!!!!

Gianfranco56



Sono d’accordo con lei.

Maurizio Blondet



 
> Mercoledì 24 Dicembre 2008
Rabbia
Caro Direttore,

In un mio precedente  intervento sul forum chiedevo un consiglio hai nostri lettori riguardo un mio ritorno nella mia amata Italia,ma prima di prendere decisioni affrettate ho deciso di trascorrere qualche mese con i miei familiari nel loro casase in quel di ronciglione VT.
Purtroppo i miei primi 15 giorni sono stati a dir poco disastrosi,Ho constatato in prima persona come il nostro paese stia prendendo una direzione di sfacelo, Roma e’ diventata una Casba e il traffico e’ da impazzire, ma non voglio sofferrarmi in discussioni su come il nostro sistema si e’ ridotto perche’ faremmo notte; vorrei parlare della mia esperienza personale (evitando troppi particolari)1),dopo qualche giorno ho scoperto che mi avevano clonato la mia carta di credito;2) ho scoperto che hanno perso tutti i miei dati all,anagrafe pur essendo cittadino italiano ha tutti gli effetti; 3) ma la cosa piu’ grave di tutte e’ che sono quasi morto sul raccordo anulare di Roma  per lo spegnimento del motore sulla corsia di sorpasso.dopo aver speso quasi 600 euro dal meccanico ho scoperto che la causa e’ stata la benzina annacquata che mio padre regolarmente da piu’ di 5 anni fa al suo distributore vicino casa(stia attento direttore perche’ il suddetto distributore e’ nel viterbese ,precisamente sulla cassia cimina…)
Ho chiamato immediatamente la finanza per denunciare l’accaduto ma l’addetto mi ha quasi deriso invitandomi in poche paroleha lasciar perdere.
La mia rabbia e’ aumentata dopo aver appreso da mio padre che il gestore della pompa di benzina  si e’ rifiutato di prendere in considerazione un eventuale rimborso con la loro assicurazione!!!

Sarei tentato nel farmi giustizia da me…ma so gia’ che ci rimetterei e passerei dalla parte del torto passando io dalla parte del criminale.

Buon Natale  a Lei ed alla direzione di Effedieffe

Cristiano



Mai pagare con carta di credito in Italia. Qui a Viterbo tutti pagano in contanti, affitti e grosse spese – e non pagano tasse. I comuni sono effettivamente da gestione controllata (preferibilmente da SS, se ce ne sono ancora); il carburante annacquato mi suona nuovo, finora non ho sofferto certi guai. Ma non lo escludo, naturalmente.

Maurizio Blondet



 
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