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> Sabato 15 Novembre 2008
Un occasione mancanta per non comportarsi da Casta
Ecco come sfruttano i politici alitalia

Direttore questa mail mi arriva da alitalia persone che lavorano li trovo giusto che arrivi lei e veda come ne abbiano approfittato tutti e il suo deficit sia dovuto non solo dai dipendenti


Roberto

I viaggetti del Ministro della Programmazione Economica

Quando era Ministro dell' interno l'Alitalia istituì un volo diretto Albenga-Roma Fiumicino, che  - ovviamente - fu immediatamente cancellato, alle dimissioni di Scajola dal Viminale; il volo ha registrato un quantitativo max di passeggeri pari a 18 (diciotto!) con un passeggero fisso : il ministro Scajola Claudio.

Col governo Berlusconi-3 il volo è stato immediatamente ripristinato  ( grazie a un finanziamento  - straordinario - di un milione di euro )  all'aeroporto di Albenga  (che è minuscolo e sta a  ben 50 km da quello di Genova! ).
Ora l'aereo è un Atr 42 e tre giorni a settimana sta fermo sulla pista ; i passeggeri sono otto nella migliore delle ipotesi e il passeggero fisso è  - sempre -  Scajola Claudio.

L'ATR 42 costa all'Alitalia (all'incirca) 100.000  (centomila) euro a settimana.  Così il fatto che a Scajola non piaccia andare in macchina da Albenga a Genova , per quest'anno, costa agli italiani (dato che tutti i debiti dell' azienda Alitalia sono stati accollati alla  popolazione) la notevole cifra di  € 6.200.000  (sei milioni e duecentomila euro ). E questo qui è il Ministro della Programmazione Economica (!!!)    


Abbiamo già dato la notizia: Scaiola si è fatto fare il volo Albenga-Roma.
Questo comportamento dei politici annulla la loro autorità, quando chiedono ad altri sacrifci necessari.
Ciò non toglie che anche gli irriducibili privilegiati di Alitalia abbiano torto marcio.
Dovevano scendere in piazza contro il volo Albenga-Roma, per il bene dell’azienda.
Scendono in piazza, invece, solo per sè e i propri privilegi indebiti.
Esattamente così fa la Casta.

Maurizio Blondet


 
> Sabato 15 Novembre 2008
I cosiddetti insegnanti fancazzisti e le accuse del direttore
Gentile Direttore,

La seguo da tempo e devo ammettere che Lei scrive dei bellissimi editoriali che spesso leggo con interesse misto anche -perché no?- a divertimento per il modo con cui ironizza sulle vicende di cui parla.
Ultimamente vedo che si sta accanendo contro la categoria degli insegnanti, definendoli fancazzisti, fannulloni, etc..
Ora, io, pur essendo un insegnante, non Le scrivo perché voglio difendere la mia "casta".
E' vero che finora, a scuola, di fancazzisti non ne ho ancora incontrato nessuno, ma non escludo che possano esserci, come in tutte le categorie
professionali.
Non vorrei però che fosse il solito luogo comune quello di definirci tutti fannulloni.
Ma lasciamo perdere!
Io Le scrivo perché a volte mi sembra che anche Lei, come molti altri, parli di cose che non conosce.
La prego di non offendersi e di non chiudere subito questa mail, perché non è mia intenzione offenderla.
Il problema del "maestro unico" è stato presentato malissimo dall'informazione.
Questa riforma porta con sé 2 tipi di problemi:

1 - uno, relativo al personale, perché molti maestri perderanno il posto.
Ora, d'accordo che questo posto è stato assegnato -molte volte- in modi sbagliati, ma se uno ha 45 anni ed è un maestro precario e l'anno prox non gli viene
rinnovato il contratto, bé, un po' mi dispiace! Magari quel posto non lo guadagnò con un concorso, ma con le supplenze. E si è sbagliato nel creare posti in
questo modo. Ma ora che si fa? si manda a casa un poveraccio con moglie e figli?
Ma attenzione a sgomberare il campo da un equivoco: questo non vuol dire che oggi i maestri fanno poco e domani faranno tanto! Le ore, per chi lavora,
resteranno le stesse; solo che saranno tutte in una classe e non invece -come era fino ad oggi- distribuite su più classi.
Quindi, quali privilegi starebbero difendendo i maestri in piazza? Non sono lì perché vogliono lavorare di meno (le loro ore restano le stesse), ma solo
perché non vogliono che i loro colleghi non vadano a morire di fame con le loro famiglie.
Ma ammettiamo che tutto questo non importi; in fondo chi se ne frega di questi maestri, che magari sono pure fannulloni e fancazzisti.
Conta invece ... l'istruzione!
Giusto. E arriviamo così al punto 2.

2 - Il ritorno al maestro unico serve solo a risparmiare soldi e non ad un'utilità didattica. Infatti serve a ridurre il tempo orario scuola. Il Salame,
Cota, Gasparri, la Gelmini, ..., possono dire quello che vogliono, ma sulla legge c'è scritto che l'orario scolastico delle Elementari passa da 40 a 24 ore.
Ora, se la matematica non è un'opinione, 24 ore sono 16 ore in meno di 40, quindi il tempo pieno si va a farsi fottere.
Ma la Gelmini dice: "Non vi preoccupate, si libereranno risorse per il tempo pieno". Ok, ma sulla legge non c'è scritto. Sulla legge c'è scritto solo che
l'orario passerà a 24 ore.
Ci sarà allora il tempo pieno? Forse sì, ma non lo pagherà lo Stato.
E chi allora?
Le famiglie.
Sarà un servizio a pagameto offerto dalle cooperative, anche se sulla legge questo non viene detto. Ma dato che lo Stato coprirà solo le 24 ore settimanali,
se due più due fa quattro ... .
Vede che questo non c'entra niene col fatto che il maestro unico è meglio per i bambini perché così c'è quella figura unica, etc..
 
Scusi se mi dilungo, ma voglio chiarire un altro concetto.
Con la prevista riduzione del personale anche negli altri ordini di scuola, le classi diventeranno più numerose.
Aaaahhh, che bello! Ora finalemte gli insegnanti lavoreranno, quei fannulloni!
Io posso solo dirle che nelle mie classi (scuola media) ho poco più di venti alunni e che è difficilissimo gestirli.
Ma anche solo per mancanza di tempo!
Io, come molti altri che conosco, che Lei ci creda o no, spesso prendo un singolo alunno, che magari ha problemi di lettura, me lo metto vicino e cerco di
farlo leggere, lo aiuto. E questo è solo un esempio. Cioè, mi dedico ad ogni alunno in maniera individuale.
Ma intanto devo tenere buona la classe, visto che se succede qualunque cosa tra quegli scalmanati, la responsabilità è mia.
Le assicuro che far questo con 30, 35 alunni è umanamente impossibile.
Allora sì che noi insegnanti entreremo in classe, diremo quattro cavolate di spiegazione, faremo due o tre domande e ce ne andremo, tanto l'ora è finita!
E poi ... il ritorno dell'educazione civica!!!
Sì, ma sa quante ore si hanno di storia e geografia alle Medie in una settimana?
TRE!
Ora si aggiunge anche educazione civica. Benissimo, ma le ore restano le stesse!
Ah no! Ne viene invece tagliata una: ora diventano DUE.
DUE ORE A SETTIMANA PER FARE STORIA, GEOGRAFIA ED EDUCAZIONE CIVICA !!!!!!!!
Come si può fare?
Semplice! La legge dice che le materie dovranno essere ridotte "all'essenziale"!!!!!!!
Ah, Nota Bene: risale alla Moratti l'eliminazione dello studio della storia antica alle Medie (si inizia dal Medio Evo).
Risale alla Moratti l'eliminazione dello studio dell'Italia da Geografia (In Prima si fanno le areee europee, in seconda, le regioni).
Io (come molti altri fannulloni) spiego tutto lo stesso, ma la linea del Salame e dei suoi gregari è questa!

Se Lei ritiene che io dica tutto questo per difendere non so quali privilegi (ma nel caso mi chairisca quali), io Le rispondo: "Ok, allora facciano pure! In
fondo, a me cosa cambia?".
Quello che mi dispiace è che viene totalmente annullato il valore dell'insegnamento, cosa in cui ho sempre creduto.

Saluti.

Trilussa



Comincio dal fondo: due ore settimanali per storia e geografia ed educaz. civica? Nelle medie? Che cosa si fa nelle altre 18 ore? E poi l’abolizione della storia antica, e l’espulsione dell’Italia dalla geografia (sic).
Ma è vero quel che dice?
Voi insegnanti è di questo che dovete parlare, per questo dovete protestare.
La Moratti è sicuramente una minus habens, ma queste cose devono esserle state suggerite da consulenti “pedagoghi”,  sicuramente della casta professorale e universitaria.
Lei o qualcun altro ci possono spiegare com’è accaduto questo, e per quali motivi? In base a quale ideologia?
E’ evidente che un programma di questo genere diffonde solo ignoranza.
A questo punto, la scuola andrebbbe chiusa tutta come spesa inutile; che i genitori imparino a pagare la cultura e l’educazione dei figli, come gli pagano i telefonini, le merendine e la cocaina. 
Quanto al resto: non accuso gli insegnanti di essere fancazzisti tutti quanti. Li accuso di essersi sempre opposti a valutazioni della loro qualità, a difesa dei fancazzisti tra di loro, e perchè un precario a 45 anni, poveretto, ha bisogno di uno stipendio; è proprio questa la mentalità della casta, accumulare stipendi a spese dei contribuenti.
Li accuso  inoltre, gli insegnanti, di non riconoscere che hanno – come gruppo, non come individui – fatto passare la pseudo-pedagogia dei tre insegnanti per classe, allo scopo di mantenere falsi posti di lavoro nonostante il numero degli allievi diminuisca.
Infine, vi accuso di essere scesi in piazza solo quando sono in discussione i vostri posti, non quando è stata progettata tutta questa pefagogia della ignoranza e della maleducazione.

Maurizio Blondet



 
> Sabato 15 Novembre 2008
Commercio e sindacati
Ecco come i fondi-pensione sindacali spendono i soldi dei pensionati: finanziano i giornali Cgil-Cisl-Uil

Commercio e sindacati-.pdf
 
> Venerdì 14 Novembre 2008
Una precisazione su Tesla

Signor direttore, solo un appunto alla risposta da ella data al lettore

Gilberto: Nikola Tesla non era di nazionalità croata, anche perché nacque in un periodo in cui la Croazia non esisteva come stato indipendente; egli era figlio d' un religioso ortodosso di nazionalità serba, come era di nazionalità serba anche la madre. Circa la sua indole, dalle biografie emerge che era un asceta, un misantropo e misogino dedito allo studio: negli anni della maturità manifestò talvolta comportamenti eccentrici, ma non pare soffrisse di manie di persecuzione.

Con stima.

m.battistin


 
> Venerdì 14 Novembre 2008
Ancora Salame?
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