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> Sabato 07 Giugno 2008
Al Qaida contro ebrei e cristiani

'Sono la causa dei problemi del Maghreb' 
(ANSA)- ALGERI, 7 GIU - Via gli ebrei e i cristiani dal Maghreb: e' l' 'invito' dell'organizzazione di al Qaida per il Maghreb Islamico alla popolazione marocchina. In un appello la popolazione viene invitata a 'prendere le armi' e di vendicare la donna in jihab e incinta aggredita da un poliziotto. Chiesto anche di 'commettere attentati e attaccare gli ebrei e i cristiani', che secondo la filiale nordafricana della rete di Osama bin Laden sono 'la causa dei problemi del Maghreb'.


Si chiama strategia della tensione. Molto praticata dal Mossad, dal vecchio Kgb, dalla Cia e persino dai ministri dell’Interno italiani. Si vorrebbve almeno qualche indizio che il comunicato di “Al Qaeda in Maghreb” sia autentico. Nulla si sa mai della fonte di tali comunicati. E quando si riesce a sapere qualcosa, la fonte è Katz.

Maurizio Blondet



 
> Sabato 07 Giugno 2008
Contaminazione da petrolio poco "pubblicizzata"

Gentile Redazione

Pochi giorni fa, parlando con un ragazzo greco, sono venuto a sapere di uno scandalo relativo alla contaminazione da derivato del petrolio degli  olii di semi di girasole e della mayonnaise kraft, fatto che
riguarderebbe un buon numero di nazioni europee, Italia compresa.
In aggiunta egli mi ha detto come i giornalisti greci si meravigliassero  del fatto da noi nulla fosse emerso pubblicamente (poveri ingenui, mi
verrebbe da pensare).

Pur interessato alla notizia non ero pronto a darle peso più di tanto, ma poi questo ragazzo ha aggiunto un particolare che ho riscontrato personalmente: nel supermercato standa (l'unico presente nel centro
della città - L'Aquila) i prodotti incriminati erano assenti, e il talloncino del prezzo era coperto da un altro con la seguente scritta:"Il prodotto non è al momento disponibile".
Nessuna spiegazione a riguardo.

Ovviamente ho cercato su internet con parole italiane, ma mi sono arreso
ed ho cercato in inglese, trovando un articolo di un giornale greco a
quest'indirizzo:
www.athensnews.gr/athweb/nathens.prnt_article?

L'Ucraina sarebbe la nazione da cui i carichi venivano (vengono) spediti in europa via mare, e per ora essa si è vista comminare una multa dalla comunità europea.
Purtroppo non ho avuto molto tempo per approfondire, ma spero che la presente possa servire da spunto.

Cordiali saluti

Riccardo Giuliani


Certe marche fanno un sacco di pubblicità sui media. Ecco spiegato il silenzio: muori consumatore! L'inserzionista ha sempre ragione.

Maurizio Blondet


 
> Sabato 07 Giugno 2008
La Pace

Egregio Direttore

Vorrei sottoporre alla Sua attenzione l'articolo scritto da Sergio Romano nell'Enciclopedia del Novecento" per l'argomento " Pace " dal titolo " Equilibri internazionali e strutture militari ", citando alcuni punti salienti quì scritti nell'ordine cronologico:

-12 agosto 1898 - Il ministro degli esteri russo M. N. Murav'ev inviò una nota alle altre Potenze nella quale manifestava la sua preoccupazione per gli investimenti fatti nel campo militare per lo sviluppo delle forze armate che sottraevano denaro alla pubblica prosperità, asserendo che: "Verrà presto il giorno, se a questa situazione non verrà posto rimedio, in cui saremo colpiti dal disastro che vogliamo evitare. E' dovere supremo di tutti gli Stati, quindi applicare qualche limitazione a questi armamenti senza fine".

Questa preoccupazione per il militarismo si era manifestata per il prezzo di sangue pagato dagli eserciti moderni durante le guerre che erano state combattute nei vent'anni fra il 1850 eil 1870, fra le quali la seconda guerra di indipendenza italiana.
- novembre 1927 - Allorchè l'Unione Sovietica presentò a Ginevra un piano di disarmo "generale e completo", il vice commissario agli esteri M. M. Litvinov dichiarò: "Il governo dell'URSS rimane convinto che in un sistema capitalista mancano le necessarie condizioni perchè si possa contare sull'eliminazione delle cause da cui scaturiscono i conflitti armati. Il militarismo e il navalismo ( la forza aerea, la più aggressiva, era allo stato embrionale di "palloni") sono essenzialmente conseguenze naturali del sistema capitalista. Per il fatto stesso di esistere essi accentuano le divergenze esistenti dando vasto impulso a tutti i contrasti potenziali sino a convertirli inevitabilmente in conflitti armati".

Già allora la Russia aveva capito quali erano le cause che portavano al militarismo e che la soluzione dipendeva in ultima analisi dalla radicale trasformazione dell'assetto economico e sociale della comunità internazionale.

Le faccio presente questo, che le persone rivolte alla pace ci sono sempre state e che il militarismo è sempre lo stesso, stimolato dalla lettura del Suo articolo su Khamenei.

La ringrazio per l'attenzione

Enzo

 
> Sabato 07 Giugno 2008
Libertà addio?

Caro Blondet,

nella Ue sempre peggio...
Buona giornata.

Giuseppe Biffi


Berlino vara il pacchetto anti-terrorismo
Dopo mesi di discussioni, il governo tedesco ha dato oggi il via libera a una nuova proposta di legge antiterrorismo. Il pacchetto è volto ad aumentare i poteri della polizia criminale (Bka) durante le indagini. In particolare, la proposta darebbe alle forze dell'ordine il potere di adottare misure preventive nell'ambito delle indagini su sospetti terroristi. Il disegno di legge, che attende ora l'approvazione del Parlamento, prevede anche la video sorveglianza degli appartamenti privati e le perquisizioni online. Tuttavia, la polizia non potrà introdursi nelle case dei sospettati per installare nei loro computer i cosidetti "trojan", virus informatici che permettono di controllare le macchine dall'esterno. Questi dovranno essere introdotti seguendo altre modalità. Il pacchetto, preparato con molte difficoltà di concerto con il Guardasigilli, la socialdemocratica Brigitte Zypries era stato criticato fortemente nella sua prima stesura dal Presidente della commissione Interni del Bundestag, Sebastia Edathy (Spd) insieme con il ministro degli Interni del Land di Berlino. Punto di discussione il rischio che deriverebbe alla libertà individuale da politiche eccessivamente orientate alla violazione della privacy. La disciplina, così com'è adesso rimane comunque fortemente improntata ad un aumento delle prerogative della Bka, cosa che non piace affatto ai partiti di opposizione.

Libero 5 giugno 2008

 
> Venerdì 06 Giugno 2008
11 settembre e dintorni

Caro Blondet,

innanzitutto vorrei ringraziarLa per i suoi articoli molto graffianti di diversi argomenti che cercano di farci comprendere questo nostro mondo così complesso e, purtroppo, anche molto compromesso...
Ho apprezzato particolarmente l’articolo dal titolo “Un popolo finalmente liberato” che condivido pienamente ma di cui, ahimè, in pochissimi si rendono conto del disastro a cui sta andando incontro la nostra società italiana (ma non solo).
Le scrivo comunque queste righe inviandoLe in allegato il numero 339 di Cristianità.
Come potrà leggere in questo numero c’è un articolo scritto da Massimo Introvigne che tratta la tragedia dell’11 settembre confutando la tesi del complotto.
O meglio, citando il libro “The looming tower” Introvigne dice molto chiaramente che anche se l’intelligence americana era a conoscenza della preparazione di un attentato nell’agosto del 2001, pur tuttavia solo chi avesse avuto tutti i pezzi del puzzle avrebbe potuto comporre un quadro completo e, forse, prevenire l’attentato (pagina 26).
Anche la figura di John Patrick O’Neill di cui parla il libro e che viene ripresa da Introvigne contribuisce a questo sospetto sul ruolo dell’FBI.
Però Introvigne argomenta molto chiaramente che se vi sono state delle omissioni da parte dell’intelligence americana, la tesi del complotto è tutta da dimostrare.
E a questo proposito l’articolo riporta ben 12 punti contro i sostenitori del Truth Movement.
So bene qual’è la sua posizione su questo argomento, però credo che l’analisi di Introvigne sia largamente condivisibile, senza con questo dover affermare che è un dogma doverci credere al 100%.
Però mi pare che le argomentazioni al riguardo siano piuttosto esaurienti e quindi mi piacerebbe sapere cosa ne pensa sui diversi punti.
Premetto che non sono un particolare estimatore della politica americana che ormai è totalmente ripiegata sui propri interessi economici in spregio del diritto internazionale - vedi Kosovo - perchè evidentemente destabilizzare; una situazione può creare le premesse per un nuovo “intervento umanitario”.

Cordiali saluti

Matteo M.


Il lettore abbia pazienza.
Sull’11 settembre ho scritto ben quattro libri, “11 settembre colpo di Stato in Usa”, poi “Chi comanda in America”, poi “Osama bin Mossad” poi anche “Israele, USA, il terrorismo islamico”. Altri ne hanno scritto una caterva, fra cui Webster Tarpley.
Libri che lei evidentemente non ha letto, perchè se l’avesse fatto vi avrebbe trovato le risposte alle 12 obiezioni di Introvigne.
La rimando a quelli.
Mi limito a sottolineare che Introvigne da una parte si occupa di smentire asserzioni che il Truth Movement non ha mai fatto (come la storia dei 4 mila ebrei che non si sarebbero presentati al lavoro alle Twin Towers il giorno fatale, storia che io ho escluso dal novero degli indizi perchè diffusa da un giornale libanese, e non controllabile); dall’altra continua a rimestare le questioni tecniche (può il carburante di un aereo far crollare un grattacielo?, e simili), su cui il dibattito può durare all’infinito, e ormai francamente, a sette anni di distanza, mi pare abbastanza sviscerato (non fu il carburante, furono cariche di termite che brucia a 3 mila gradi); noto che la sicurezza di Introvigne che i dirottatori arabi bocciati da scuole di volo per dilettanti potevano benissimo guidare dei Boeing “con l’ausilio degli strumenti tecnici di bordo di cui avevano studiato il funzionamento e delle sessioni di addestramento al simulatore di linea professionale alle quali si erano sottoposti, erano in grado di pilotare e di dirigere in aria anche aerei più grandi di quelli per cui avevano conseguito i brevetti” è semplicemente ridicola: di quali “simulatori di volo professionali” si parla? Chi ne ha mai parlato?
E’ una rivelazione di Introvigne?
Simulatori di volo “professionali” non sono a disposizione di piccole scuole di volo della domenica, ma solo di grandi compagnie aeree e di forze armate.
Sa Introvigne di cosa sta parlando, e dei costi di simili simulatori?
Ciò che Introvigne evita accuratamente di affrontare sono gli indizi non tecnici, bensì politici e documentali che provano il “false  flag”.
Primo fra tutti il documento diramato dal PNAC nel 2000, dove si auspicava una “nuova Pearl Harbor” per convincere gli americani a spendere di più per la difesa e per affrontare i nuovi nemici dell’egemonismo USA.
Quel documento, “Rebuilding the american defense”, era firmato da Rumsfeld, Wolfowitz, Cheney e Douglas Feith, che erano al potere l’11 settembre.
L’altro argomento è l’arresto degli israeliani danzanti, quei giovanotti visti festeggiare mentre le Torri bruciavano, appartenenti ad una compagnia di traslochi: erano tutti israeliani, ex militari.
La polizia di New York dovette consegnarli all’FBI perchè sospettati di strage, delitto federale.
E dopo qualche mese, quei ragazzoni furono espulsi per “visto scaduto e lavoro illegale in USA”, sottraendoli così all’inchiesta.
E chi li espulse?
Il procuratore di New York Michael Chertoff, ebreo con doppia cittadinanza, oggi elevato a ministro della Homeland Security.

Maurizio Blondet

 
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