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Londra: Mostri per la democrazia
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Il parlamento britannico per superare le opposizioni al prelievo di tessuti umani da cui ricavare ibridi uomo-animale, sta per passare un emendamento che consente il prelievo da sub-normali psichici: «persone che mancano della capacità mentale di dare il consenso», oltre che da bambini i cui genitori danno il consenso.

Produrre ibridi di uomo e animale è uno dei procedimenti in cui l’Inghilterra si ritiene all’avanguardia, e non vuole lasciarsi sfuggire il primate della sfruttamento commerciale di questo ricerche: che puntano a produrre organi di ricambio in laboratorio, impiantabili.

Ne dà notizia il Telegraph (1), che precisa come l’emendamento sia passato alla chetichella nella commissione parlamentare competente, composta di 17 parlamentari di tutti i partiti, senza alcun dibattito  pubblico nelle camere parlamentari.

«In maggio abbiamo avuto un ampio dibattito sull’opportunità o no di creare embrioni ibridi», dice l’indignato professor David Jones, direttore del Centre for Bioethics and emerging Technologies al St. Mary’s University College, «ed ora veniamo a sapere che dopo qualche settimana, senza alcun pubblico dibattito, il governo ha inserito questi emendamenti, che superano un limite fondamentale nell’etica medica, in quanto scavalcano l’obbligo del consenso del paziente».

Il professor John Haldane, direttore del Centre for Philosopy and Public Affairse all’università di St. Andrews: «La cosa più intima che ti appartiene è il tuo corpo e il suo destino; e questo emendamento è in violazione di questo diritto fondamentale».

Già. Lo slogan progressista che ha legittimato l’aborto - «Il corpo è mio e lo gestisco io» - non vale più quando si tratta di produrre aborti viventi, metà animali e metà esseri umani, con tessuti sottratti ad ignari.

Il professor Jones ha immaginato il caso di una persona che abbia espresso la sua opposizione morale alla creazione di embrioni ibridi e che poi, magari dopo essere divenuto affetto da Alzheimer, può subire un prelievo a quello scopo a cui era contrario, perchè un «curatore» che non ha mai conosciuto dà al suo posto il consenso che il malato non è in grado di dare.

Infatti l’emendamento prevede un «care» (un tutore, un curatore legale) che prende la decisione per il subnormale che ha in «cura», e che non può esprimere il consenso. Se la persona non ha un «curatore», sono i ricercatori a nominare una persona come «curatore».

I ricercatori avranno anche la facoltà di usare, per fabbricare ibridi, tessuti di donatori che li hanno donati per altri scopi, se questi sono «irreperibili» magari perchè - come usa nella ricerca - i tessuti sono stati conservati in modo anonimo.

L’emendamento è stato proposto in Commissione dalla  ministra della Sanità britannica, Dawn Primarolo, e passato all’unanimità e senza discussione. Secondo il Telegraph, i membri laboristi del parlamento sono già sottoposti a fortissime pressioni per votare a favore limitando il dibattito il più possibile in aula.

Catherine Elliot, del Medical Research Council, esulta: questo nuovo emendamento è un «potente strumento per far avanzare la ricerca, che è attualmente limitata dalla donazione ridotta di embrioni umani». Ora sarà più facile fabbricare embrioni più numerosi ibridati con animali. Del resto, dice la Elliot, «solo raramente» la ricerca sarà condotta senza il consenso del donatore.

Le associazioni di famiglie con handicappati mentali hanno detto di non essere state informate del colpo di mano. Contano di rivolgersi ai famosi comitati etici, composti a larga maggioranza da «ricercatori».

Si domanda umilmente: ma questo tipo di cose non erano una specialità di quel regime, che anche per questo chiamiamo «Il Male Assoluto»? La democrazia commerciale fondata sul business basta a santificarle e  purificarle?

Allora il dottor Mengele andrebbe riabilitato, almeno come un precursore della «scienza» dei trapianti. E magari come un filantropo.

La democrazia terminale comincia a somigliare alquanto al Reich, solo più ipocrita.




1) Laura  Donnelly, «Human tissue could be taken from infirm without their consent and used for research», Telegraph, 19 ottobre 2008.


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