Finanza, Tremonti: crisi non è finita,siamo a punto di partenza			
	
					Reuters
					07 Gennaio 2011
				
	
	
 ROMA/PARIGI (Reuters) - Secondo  il ministro dell'Economia italiano Giulio Tremonti la crisi non è finita  e, con il salvataggio delle banche, sono stati salvati gli speculatori e  siamo praticamente al punto di partenza.
Tremonti ha parlato oggi nel corso di una tavola rotonda alla conferenza 'Nuovo mondo, nuovo capitalismo' in corso a Parigi.
"La crisi non è finita. E' come vivere in un videogame: compare  un mostro, lo combatti, lo vinci, ti rilassi e subito spunta un altro  mostro più forte del primo", ha detto Tremonti secondo quanto riferito  da uno dei presenti.
Il ministro ha poi detto che si è utilizzato il denaro pubblico  "per salvare con le banche anche la speculazione" e si è così tornati  "quasi al punto di partenza".
In Italia "per fortuna il denaro pubblico non è stato usato se  non in minima parte e in via di restituzione per le banche", ha aggiunto  dicendo poi che "la guardia dei governi e delle istituzioni  internazionali deve restare alta. C'è una situazione per cui viene  attaccato dai mercati finanziari un Paese dopo l'altro".
Tremonti ha poi rilanciato la sua proposta di emettere eurobond:  "Non si tratta di una questione tecnica, ma politica" anche perché  "nessun Paese in Europa sta facendo 'deficit spending', anzi tutti  stanno facendo l'opposto".
Il ministro dell'Economica ha poi spiegato che non si può  "continuare ad agire caso per caso, paese per paese, ciascuno per sé.  Questa è la ragione perchè io e il presidente [dell'eurogruppo  Jean-Claude] Juncker abbiamo proposto l'emissione di bond europei:  l'emissione di debito comunitario sarebbe un ottimo esempio" di lavoro  in comune.
Con una delle sue solite frasi imaginifiche Tremonti ha citato il  discorso che il premier britannico Winston Churchill pronunciò nel 1946  dopo la seconda guerra Mondiale: "Che l'Europa risorga, perché se si  guarda al futuro geopolitico è evidente che la competizione è tra  continenti"..
Fonte >  Reuters